Editoriali
26/11/2014

Il futuro dell’epidemiologia per l’ambiente, la salute e l’equità. 38° Congresso AIE

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Il 38° Congresso nazionale dell’AIE si svolgerà a Napoli dal 5 al 7 novembre 2014, presso il Centro IDIS Città della scienza. La scelta di Napoli non è casuale, ma è un segnale che l’AIE vuole dare a sostegno della Regione Campania e per rimarcare l’impegno dell’associazione nella promozione della ricerca epidemiologica nelle Regioni del Sud. Anche il luogo dove si svolgerà il congresso è ricco di significato e intende testimoniare solidarietà e supporto per la ricostruzione della Città della scienza, museo scientifico interattivo inaugurato nel 2001 nell’ambito del piano di recupero dell’area industriale di Bagnoli, andato distrutto in un incendio il 4 marzo 2013.
Le tre giornate del Congresso saranno articolate in 5 sessioni plenarie e 8 sessioni parallele.


I temi del congresso

 

Disuguaglianze di salute

La prima sessione plenaria, I determinanti delle disuguaglianze di salute: una valutazione integrata per promuovere interventi di prevenzione integrati, aprirà il Congresso nel pomeriggio del 5 novembre. Da sempre l’epidemiologia si interroga su come i diversi gruppi di fattori interagiscono nell’aumentare o diminuire rischi di malattia e disuguaglianze di salute e sul ruolo dell’epidemiologia nella produzione di prove utili a definire interventi di contrasto. La prima relazione (Saverio Gazzelloni, ISTAT) fornirà un quadro di come stanno cambiando salute, comportamenti individuali e consumi sanitari nel nostro Paese. Come si stanno modificando le condizioni di salute degli italiani e le modalità di accesso ai servizi sanitari? La crisi economica in atto ha portato a un miglioramento o a un peggioramento degli stili di vita? I differenziali di salute regionali e socioeconomici si stanno riducendo o amplificando? La seconda relazione (Giuseppe Costa) ha per tema l’equità e le politiche di salute: sta per essere pubblicata un’importante revisione dello stato delle disuguaglianze di salute in Italia, dei suoi meccanismi di generazione e delle implicazioni per le azioni e le politiche di contrasto. Il tema delle disuguaglianze deve entrare nell’agenda delle politiche; compito dell’epidemiologia è quello di migliorare gli strumenti e le capacità di misura dello svantaggio sociale nei sistemi informativi e statistici sanitari, identificando i gruppi più vulnerabili sui quali mirare gli interventi di prevenzione. Infine, la terza relazione (Paola Michelozzi) affronterà il tema delle disuguaglianze sociali e ambientali come determinanti di salute. In un’area con fattori di pressione ambientale rilevanti, siamo in grado di valutare quale ruolo giocano i diversi  fattori? Qual è il contributo del livello socioeconomico? Quale quello attribuibile agli stili di vita? È indispensabile comprendere meglio come caratteristiche socioeconomiche individuali e di contesto interagiscono tra di loro e con le esposizioni ambientali, producendo effetti sulla salute. Gli studi ambientali devono produrre maggiori prove sul ruolo del livello socioeconomico come modificatore d’effetto delle esposizioni in studio, anche al fine della programmazione degli  interventi di prevenzione mirati ai sottogruppi più suscettibili.

Programmi di valutazione di esito

Seconda sessione: Criticità e prospettive dei programmi di valutazione di esito. Nel nostro SSN sono presenti forti disuguaglianze di accesso alle prestazioni più efficaci e appropriate  a sfavore dei gruppi sociali più deboli. I programmi di valutazione di esito sono in grado di contribuire alla riduzione di queste disuguaglianze, promuovendo una maggiore equità? Tali programmi costituiscono oggi uno strumento a disposizione di aziende e operatori per il miglioramento delle performance e per l’analisi dei profili critici, attraverso le attività di audit sulla qualità dei dati e di audit clinico e organizzativo. L’integrazione dei sistemi informativi sanitari è un aspetto essenziale per valutare gli esiti di interi percorsi di cura, che coinvolgono le diverse fasi dell’assistenza. La prima relazione (Marina Davoli) discuterà sull’impatto del Programma nazionale esiti, mentre la  seconda relazione (Luciano Sagliocca) è dedicata all’audit sulla qualità dei dati.


Screening oncologici e disuguaglianze

La terza sessione è dedicata ai programmi di screening: Gli screening oncologici possono contribuire a ridurre le disuguaglianze nella salute? I dati di letteratura evidenziano differenze socioeconomiche nell’occorrenza di tumori, nella sopravvivenza e nelle differenze di accesso a sfavore dei gruppi sociali più svantaggiati. Un obiettivo del programma di screening organizzato dovrebbe essere la riduzione delle disuguaglianze tra la popolazione per garantire uguali opportunità di accesso ai servizi sanitari. La prima relazione (Marco Zappa) affronterà alcune criticità dei programmi di screening, mentre il focus della seconda (Nereo Segnan) verterà sugli interventi da promuovere per ridurre le disuguaglianze di salute.


Epidemiologia 2.0

Durante la quarta sessione, organizzata in collaborazione con l’Associazione Alessandro Liberati (L’epidemiologia 2.0: il dato è tratto), si discuterà di open data e open government. Attraverso Internet, oggi è possibile accedere a una massa sconfinata di statistiche su fenomeni economici, sociali, ambientali, di salute. L’overload informativo può compromettere una conoscenza reale? Il confronto nella molteplicità per un sapere condiviso ha un valore? È meglio un dibattito ampio e impreciso che una discussione chiusa anche se più accurata? L’open government per il bene pubblico,  trasparente e accessibile, risponde agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni (DL 33/2013). Come utilizzare i nuovi strumenti di comunicazione per aumentare l’accessibilità dei cittadini all’operato delle amministrazioni, favorendone la partecipazione al processo decisionale?

Inquinamento e rischio ambientale

La mattinata del 7 novembre sarà dedicata alla quinta sessione plenaria del convegno (La valutazione del rischio ambientale e il risanamento del territorio), organizzata in collaborazione con Legambiente.
Sono previste tre coppie di presentazioni. La prima riguarderà l’inquinamento da arsenico nelle acque destinate al consumo umano (Daniela D’ippoliti) e le proposte per il risanamento (Giancarlo Chiavazzo, Legambiente Campania); la seconda presenterà le politiche di gestione dei rifiuti (Michele Buonomo, Legambiente Campania) e il loro impatto sulla salute (Andrea Ranzi); la terza tratterà dei rischi per la salute nei siti contaminati (Roberta Pirastu) e delle politiche per la bonifica (Giorgio Zampetti, Legambiente Nazionale).

Le sessioni parallele

Il pomeriggio del 6 novembre è dedicato a 8 sessioni parallele, relative a:

  • disuguaglianze e salute degli immigrati;
  • rischi in ambiente di lavoro;
  • screening e tumori;
  • stili di vita;
  • farmacoepidemiologia;
  • assistenza;
  • ambiente.

Su un totale di 242 abstract pervenuti, il tema più rappresentato riguarda il rapporto ambiente e salute (44 lavori), seguito da screening e tumori, stili di vita e diseguaglianze di salute, farmacoepidemiologia, valutazione di esito. Sono stati selezionati 18 lavori che saranno presentati nelle sessioni plenarie e 66 che verranno esposti durante le relative sessioni parallele. La sessione poster, prevista per tutta la durata del Congresso, è ricca di contributi originali e completa il quadro degli studi epidemiologici in corso in Italia.

I temi dei seminari satellite

Il 5 e 6 novembre avranno luogo due seminari satellite. Il primo, organizzato da AIE in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e la Regione Campania, è dedicato al tema dei rifiuti illegali in Campania: I dati ambientali e gli effetti sulla salute degli smaltimenti illegali dei rifiuti pericolosi in Campania: dopo 25 anni di denunce, inchieste giudiziarie, studi epidemiologici, a che punto siamo? Il secondo (L’Epidemiologia per la prevenzione), organizzato dall’Università del Piemonte Orientale, offre uno spazio per discutere sul Piano nazionale di prevenzione (PNP) 2014-2018 appena varato con l’obiettivo di identificarne le principali criticità e contribuire alla prima verifica, prevista per il 2016.

Il Congresso si chiuderà con la proclamazione dei vincitori del Premio Maccacaro 2014 e con la relazione invitata Tracce epigenetiche di un basso stato socioeconomico: uno studio prospettico di Silvia Stringhini (Ospedale universitario di Losanna), vincitrice del premio 2013.

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