Commentary
18/07/2025

Quante persone muoiono per il caldo in Italia?

Una decina di giorni fa, il Grantham Institute (Imperial College, UK) ha pubblicato un rapporto dove si riportava che il numero di morti avvenute in diverse città europee durante la prima ondata di caldo di quest’anno (23 Giugno-2 luglio) era il triplo di quanto si sarebbe atteso in assenza dei cambiamenti climatici.1
Nel caso dell’Italia, le città analizzate erano Milano, Roma e Sassari, e la prima risultava quella per la quale la frazione attribuibile dovuta ai cambiamenti climatici di origine antropica era la più alta a livello europeo. La notizia, come prevedibile, ha avuto subito una vasta eco mediatica.2-4 Presto, però, hanno iniziato ad apparire incongruenze con i dati delle anagrafi italiane, che non riportavano nello stesso periodo un aumento delle morti.5

La lettera di Paola Michelozzi et al.,6 utilizzando i dati di sorveglianza della mortalità giornaliera, conferma che, durante il periodo studiato, nelle città di Milano e Roma l’aumento della mortalità è stato piuttosto contenuto (inferiore al 4%); gli autori, inoltre, forniscono informazioni utili per una corretta interpretazione dei risultati del Grantham Institute.

In estrema sintesi, questi non derivano dalla modellazione di dati di mortalità effettivamente osservati, ma sono predizioni ottenute utilizzando i valori di temperatura delle diverse città e una relazione dose-risposta tra temperature e mortalità. Tale relazione dose-risposta (che nel modello varia a seconda della città e della fascia di età studiata) è basata su una grande quantità di dati epidemiologici, che coprono il periodo tra il 2000 e il 2019.1

Secondo Michelozzi et al., la discrepanza tra i dati osservati in Italia e quelli predetti dal modello del Grantham Institute potrebbe essere dovuta al fatto che, in realtà, la forza dell’associazione tra alte temperature e mortalità si è attenuata nel corso degli anni, per cui la relazione utilizzata dagli autori inglesi non rappresenta più esattamente quello che accade oggi nelle nostre città.6 Diversi studi suggeriscono che gli effetti del caldo sulla salute possano modificarsi nel corso del tempo, sia per un cambiamento dei comportamenti delle persone sia per veri e propri fenomeni di adattamento fisiologico, per cui la spiegazione offerta da Michelozzi et al. è sicuramente plausibile, ma apre anche una serie di interrogativi.

Mentre l’ipotesi di una graduale attenuazione degli effetti sanitari durante un periodo relativamente lungo non desta particolare stupore, dati pubblicati l’anno scorso dal Ministero della Salute mostrano, invece, un improvviso appiattimento della relazione dose-risposta in Italia negli anni 2023 e 2024 (figura 1).7

Figura 1. Relazione temperatura-mortalità per le città Italiane del Nord e del Centro-Sud nel periodo estivo per il 2024, 2023, 2022 e nel periodo di riferimento (2015-2019).[7]
 

Ciò si traduce nel fatto che, mentre fino al 2022 la mortalità in eccesso da caldo era chiaramente in aumento, in seguito sembra quasi essersi azzerata (figura 2).

Figura 2. Mortalità in eccesso (variazione percentuale) totale 65+ anni, nelle città del Nord e del Centro-Sud per classi di età (65-74, 75-84, 85+ anni).[7]
 

È difficile pensare che alcuni dei meccanismi che tipicamente si evocano per spiegare il fenomeno dell’attenuazione – inclusa l’implementazione di programmi di prevenzione – possano avere agito in tempi così brevi.

Questo apparente disaccoppiamento tra temperature estreme e mortalità sta avvenendo in tutte le fasce di età? Perché sembra essere più evidente in Nord Italia? Coinvolge solo la mortalità generale o anche i ricoveri ospedalieri e gli accessi al pronto soccorso? È un fenomeno solo italiano o anche i dati degli altri Paesi si discostano dalle predizioni del Grantham Institute?

Si tratta di domande rilevanti alle quali la comunità epidemiologica e le istituzioni dovrebbero cercare di dare risposta al più presto, in modo da informare al meglio gli interventi di sanità pubblica ed evitare facili strumentalizzazioni da parte di chi ancora minimizza gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute.

Bibliografia

  1. Clarke B, Konstantinoudis G, Pinto I et al. Climate change tripled heat-related deaths in early summer European heatwave. Grantham Institute report. London, Imperial College, 2025. Disponibile all’indirizzo: https://www.imperial.ac.uk/grantham/publications/all-publications/climate-change-tripled-heat-related-deaths-in-early-summer-european-heatwave.php
  2. Caldo. Durante l’ondata record triplicati i morti, quasi 500 tra Milano e Roma. Quotidiano saintà, 09.07.2025. Disponibile all'indirizzo: https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=130836
  3. Piemontese A. Morti per caldo, le stiamo sottostimando? Wired 09.07.2025. Disponibile all'indirizzo: https://www.wired.it/article/morti-caldo-dati-europa-studio-imperial-college/
  4. D'Aria I. Il caldo triplica i decessi: 500 morti a Roma e Milano in meno di 10 giorni. La Repubblica 09.07.2025. Disponibile all'indirizzo: https://www.repubblica.it/salute/2025/07/09/news/caldo_triplica_decessi_500_morti_roma_milano_10_giorni-424718695/
  5. Burattino R, Santucci G. Milano, il «giallo» dei 499 morti per caldo secondo il dossier del Guardian. Ma all’anagrafe i conti non tornano. Corriere della Sera 10.07.2025. Disponibile all'indirizzo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_10/milano-il-giallo-dei-499-morti-per-caldo-secondo-il-dossier-del-guardian-ma-all-anagrafe-i-conti-non-tornano-24028c6f-569b-4739-bbe8-669c63f58xlk.shtml
  6. Michelozzi P, de’Donato F, Rossi P, Iavicoli S. Mortalità estiva: valutazione degli effetti dell’ondata di calore di giugno 2025. Epidemol Prev 2025;49(4):In press. doi: 10.19191/EP25.2-3.A911.061
  7. Ministero della Salute. Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso. Sintesi dei risultati estate 2024. Disponibile all’indirizzo: https://www.salute.gov.it/new/sites/default/files/imported/C_17_pubblicazioni_3486_allegato.pdf
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