Ma in realtà oggi i contagi quanti sono?
La dashboard del Ministero della Salute riporta i casi di nuovi contagi Covid, e dal 2 all'8 di gennaio risultano registrati 1.562 nuovi contagi, più o meno lo stesso numero della settimana precedente (1.559), e questo livello di frequenze certificate dura ormai da quasi due mesi come mostra il grafico seguente con il numero di casi giornalieri e con la loro media mobile settimanale.
È però parere diffuso tra gli addetti che ormai siano pochi i contagi che vengono ufficialmente diagnosticati e registrati, e per lo più, infatti, o vengono ritenuti erroneamente mis-diagnosticati come casi di influenza o, se viene effettuato dal contagiato stesso un tampone, questo non viene poi notificato e registrato nella dashboard del Ministero. È probabile allora che i casi notificati siano per lo più solo quelli dei malati sintomatici che si sono presentati in un pronto soccorso.
Stima del numero attuale probabile di casi utilizzando i dati del programma RespiVirNet
Presso l'Istituto Superiore di Sanità è attivo il programma RespiVirNet per la sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali, che opera attraverso medici sentinella. Nella prima settimana del 2025 (dal 30/12 al 5/1) 1.169 medici (per un totale di 1.554.277 pazienti) hanno riferito 17.590 casi di sindromi "simil-influenzali", con una incidenza quindi di 11,32 casi per mille pazienti che, se riportata alla popolazione generale italiana, si portano a stimare 667.500 casi in Italia.
RespiVirNet fornisce anche un report virologico che riporta per la stessa settimana i risultati delle indagini di laboratorio eseguite su campioni clinici di soggetti sintomatici, prelevati in Italia a cura dei laboratori regionali, prevalentemente universitari, e qui riportati in tabella:
Come si vede, anche se i campioni non possono ritenersi un vero campione significativo estratto da tutta la popolazione con sintomi simil-influenzali, la copertura territoriale è comunque sufficientemente larga e quindi non dovrebbe generare gravi distorsioni.
Nella settimana dal 31/12/2024 e 5/1/2025, sono stati analizzati 1.628 campioni. Tra questi i positivi a virus simil-influenzali sono stati il 21,9%, cioè 357 casi risultati positivi al virus influenzale, 287 di tipo A e 70 di tipo B, 115 per VRS, 42 per Sars-COVC-2 e 259 ad altri virus respiratori.
I casi positivi al SarsCOV-2 sono stati quindi il 2.6% di tutti i campioni analizzati su soggetti con sintomatologie simil influenzali dal programma RespiVirNet. Se questa proporzione fosse ritenuta, come probabile, sufficientemente applicabile a tutti i soggetti con una sintomatologia simil-influenzale, i casi di contagio da Covid nell'ultima settimana sarebbero stati 17.355, cioè 11,1 volte quelli notificati.
Stima del numero attuale probabile di casi utilizzando i dati dei tamponi registrati
Se invece i 667.500 affetti da sindromi simil influenzali avessero fatto tutti i tampone per diagnosticare l'agente della loro malattia, si potrebbe ritenere che la percentuale di positivi al Sars-COV-2 non sarebbe stata di molto diversa da quella rilevata nei tamponi certificati come pubblicati sulla dashboard del Ministero. Questi tamponi sono stati dal 2 all'8 gennaio 42.025 con 1.562 casi segnalati positivi, cioè il 3,7%. E' probabile che questi test probabilmente effettuati per lo più in ambito ospedaliero abbiano un po' sovrastimato la percentuale di positività poichè i pazienti Covid è probabile che facciano maggior ricorso agli ospedali rispetto ai pazienti con altre sindromi simil-influenzali. Comunque, a prescindere da questa possibile sovrastima, se tutti i 667.500 avessero fatto un tampone, sarebbero risultati in settimana 24.697 positivi al Covid, addirittura quasi 16 volte quelli notificati.
Stima del numero attuale probabile di casi utilizzando il rapporto tra incidenza dei contagi e prevalenza dei positivi ricoverati
I due grafici seguenti rappresentano per il 2022 e per il 2024 l'andamento del rapporto tra l'incidenza di nuovi contagi giornalieri e prevalenza puntuale dei ricoverati positivi al virus.
Per entrami gli anni è indicata la media dei rapporti dei singoli giorni, pari al 519% nel 2022 e al 45% nel 2024. I valori molto inferiori del 2024 non sono certo dovuti ad una maggior gravità dell'infezione che avrebbe portato ad aumentare il denominatore del rapporto, bensi probabilmente ad una diminuzione nelle notifiche dei contagi che invece ha fatto ridurre il numeratore del rapporto. Per questa ragione si è anche calcolata la media dei soli rapporti giornalieri tra il 15 giugno ed il 15 ottobre, periodo in cui una nuova ondata di contagi aveva compoptato maggiore attenzione e di conseguenza maggior ricorso a diagnosi notificate.
Il rapporto tra l'incidenza giornaliera di contagi e la prevalenza di ricoverati positivi ha quindi una elevata variabilità nei cinque anni dell'epidemia. Usare valori di anni precedenti per effettuare una stima attuale potrebbe non essere del tutto corretto, ma in questo caso si potrebbe avere solo una sottostima dei probabili casi in quanto sicuramente non è aumentata la proporzione di contagiati che hanno fatto ricorso all'assistenza ospedaliera.
I dati dell'annata 2022, quindi, quando l'incidenza in presenza di Green Pass era probabilmente rilevata in modo completo, si osservarono in media in una settimana 36,3 nuovi casi per ogni singolo medio ricoverato. Il 5 luglio del 2022 con 8.326 ricoverati positivi, furono registrati bel 132.274 nuovi contagi, cioè addirittura in un sol giorno 15,9 nuovi casi per ricoverato. Nella stessa prima settimana di luglio 2022 i nuovi casi furono 626.563 per una media di ricoverati di 7.946, cioè 78,9 nuovi casi ogni ricoverato medio.
Nel 2024 invece la media dell'anno è stata di 3,2 casi a settimana per caso ricoverato. Se però si prende come riferimento il periodo dal 15/6 al 15/10 in cui vi è stata maggiore attenzione al Covid, i nuovi casi segnalati sono stati 6,23 a settimana per ogni ricoverato.
Nella prima settimana del 2025 la prevalenza di ricoverati positivi è stata mediamente di 1.345 malati. Se, per stimare i nuovi casi attuali, si usasse il rapporto del 2022 si otterrebbero 30.417 casi, con il rapporto calcolato su tutto il 2024 si avrebbero 4.304 casi e se invece si usasse il rapporto per il solo periodo 15/6-15/10/2024 si sarebbero dovuti osservare 8.379 nuovi contagi nell'ultima settimana dal 2 all'8 gennaio 2025.
Se infine si assumesse invece la media dei rapporti giornalieri di tutta la pandemia, si dovrebbero osservare in una settimana per ogni ricoverato positivo 12,39 nuovi contagi, e quindi in tal caso la stima dei nuovi contagi della prima settimana del 2025 sarebbe di 16.664 casi. Queste stime hanno tra loro differenze rilevanti ma probabilmente possono ugialmen te dare l'indicazione della elavata sotto stima dei contagi oggi notificati.
Con questi calcoli non si pretende certo di esser riusciti ad ottenere delle stime precise del numero di contagi che si sarebbero dovuti osservare nella settimana tra il 2 e l'8 gennaio 2025. E se "per gioco" si volesse fare la media delle diverse stime, si otterrebbe il valore di 16.969 nuovi contagi nella settimana, il che corrisponderebbe a un po' più di dieci volte quelli oggi notificati e riportati nella dashboard del Ministero. Non si hanno elementi certi per validare questa stima, ma è probabile, come molti operatori sanitari ritengono, che in realtà l'incidenza di Covid sia oggi dell'ordine di dieci volte di più di quella ufficialmente dichiarata.
Sicuramente il virus Sars-Cov-2 non è in questi giorni il virus pericoloso che ha fatto tanti danni in questi ultimi cinque anni. In cinque anni sono stati registrati 26.964.654 contagi, 284.349.697 tamponi, 13.764.308 giornate di ricovero di positivi di cui 1.140.474 in reparti di terapia intensiva, e 198.683 deceduti.
In questo ultimo inverno gli altri virus responsabili di sindromi simil influenzali sono responsabili di una maggiore frequenza di contagi; RespiVirNet ci fornisce la percentuale di casi dovuti a tutti virus respiratori dalla quarantaseiesima settimana (11/11-17/11/2024) all'odierna (30/12/2024- 5/1/2025) in cui sono stati stimati in Italia 4.418.600 casi simil-influenzali, poco meno di ottantamila ogni giorno:
Il coronavirus Sars-Cov-2 è stato riscontrato nell'8% dei casi ma non si può non evidenziare che, se la maggioranza dei virus influenzali circola nei mesi invernali, il virus del Covid ha creato delle ondate importanti anche nei mesi primaverili ed estivi, mentre è solo in inverno che i virus influenzali prendono il sopravvento.
Negli Usa ed in Gran Bretagna hanno coniato il termine Quad-Demic per definire l'epidemia, in questi giorni in preoccupante crescita, dovuta a quattro ceppi di virus: il virus influenzale, il virus respiratorio sinciziale, il norovirus e il Sars-CoV-2, e hanno attivato nuovamente delle misure precauzionali soprattutto negli ospedali.
Insomma non possiamo di certo dire di aver debellato i virus respiratori, e non solo quelli; è quindi opportuno continuare a monitorarne la circolazione e le conseguenze e valutare quando sia necessario attivare delle opportune disposizioni precauzionali.