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08/06/2022

Da aprile a maggio la decrescita Covid

Forse si sperava che il virus corresse come una lepre in discesa e invece scende, ma scende come farebbe una lumaca! Alla fine di maggio la circolazione del virus è ancora molto elevata e probabilmente non tutti i contagiati vengono intercettati in quanto si è sviluppato l'uso dei "test fai da te" e molti "per evitar rogne" preferiscono tenere per sé la diagnosi di positività. Poi ci sono i soggetti corretti che si impongono almeno una settimana di isolamento e invece altri che, in modo incosciente, danno una mano al virus a circolare meglio.

Si pensava che l'estate facesse interrompere i contagi anche grazie alla maggior vita all'aperto o per lo meno ai locali aerati, ma il gran caldo di questi giorni sembra invece non abbia collaborato: confrontiamo di seguito l'andamento dei contagi nei primi cinque mesi del 2021 e del 2022, dal 1° gennaio al 31 maggio:

 

Esaminando i dati di aprile e maggio si nota come l'epidemia abbia avuto degli andamenti differenti:

I contagi tra aprile a maggio del 2022 sono più che quadruplicati rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021: da 634.901 si è passati a 2.745.126 e invece le giornate di ricovero sono state 1.286.284 nei due mesi del 2021 e meno della metà nel 2022, cioè 556.870.

In Italia nel 2022 l'andamento delle medie giornaliere dei contagi in aprile rispetto a marzo ha visto una stabilità, mentre tra le Regioni vi è stata molta diversità, alcune infatti hanno evidenziato un aumento altre una diminuzione. Tra maggio e aprile, invece, c'è stata ovunque maggior omogeneità con una diminuzione pari a circa la metà dei contagi giornalieri del mese precedente.

 

Passando ad esaminare la mortalità, nei mesi di aprile e di maggio del 2021 sono deceduti 16.782 contagiati Covid mentre nello stesso periodo del 2022 sono stati 7.314, cioè meno della metà. Calcolando il tasso giornaliero di mortalità della popolazione italiana contagiata si ottiene il grafico seguente:

 

Il quadro complessivo epidemico che ne deriva, quindi, è quello di una maggior circolazione del virus dovuta probabilmente anche a minore misure di contenimento dei contagi e forse anche ad una maggiore contagiosità delle varianti e contestualmente un importante ridimensionamento della gravità delle patologie derivanti dai contagi, sia nei termini della richieste assistenziali sia delle conseguenze letali, e ciò lo si deve certamente alla protezione derivante dalle vaccinazioni ma anche, forse, ad una minor aggressività del virus.

Anche l'attività diagnostica con tampone ha avuto andamenti molto differenti: la frequenza di tamponi molecolari è stata maggiore nel 2021 rispetto al 2022 mentre nel 2022 ci sono stati moltissimi test antigenici che non erano invece così diffusi nel 2021. All'inizio di aprile c'è stata una netta diminuzione del test antigenici in concomitanza delle riduzioni delle misure di controllo.

 

L'andamento dei tamponi eseguiti e dei risultati positivi ricavati mostra innanzitutto una chiara ciclicità intra settimanale dipendente dalla minore esecuzione di tamponi durante i fine settimana. Si consideri comunque che i dati comunicati riguardano sempre la giornata precedente ed infatti la giornata con meno tamponi è sempre il lunedì.

È inoltre interessante notare come nel 2011, nonostante i positivi avessero un andamento decrescente, il numero dei tamponi era presso che stabile a differenza del 2022 in cui il numero dei positivi segue l'andamento dei tamponi eseguiti.

Cosa succederà nei prossimi mesi? ci si potrebbe aspettare che la decrescita continui almeno ad un ritmo simile all'attuale che è oggi all'incirca del 14% in meno ogni settimana però come si può vedere nel grafico seguente l'indice RDt che rappresenta l'accelerazione della decrescita non è costante ed anzi negli ultimi giorni sembra riavvicinarsi alla soglia dell'unità che è quella che corrisponde ad un arresto della decrescita.

 

L'incertezza sul futuro dipende tra l'altro dal numero di test antigenici "fai da te" che sembrano in forte aumento e che purtroppo non sempre, se con esito positivo, convincono il contagiato a rispettare almeno una settimana di autoisolamento.

Altre due incognite sono il comportamento futuro del virus, che speriamo soprattutto non cresca in aggressività, e poi l'andamento dell'immunità da vaccini che speriamo duri ancora almeno sino alla possibilità di eseguire una nuova campagna di richiami con un vaccino magari ancora più efficace rispetto alle nuove varianti del virus.

Se tutto rimarrà come negli ultimi 15 giorni di maggio questo sarà l'andamento ciclico sino alla fine di agosto:

 

Questo può essere un modello di riferimento per monitorare l'andamento: se i futuri dati relativi ai contagiati saranno inferiori al ciclotrend indicato significherà che la situazione sta migliorando e se invece saranno maggiori, allora vorrà dire che è intervenuto qualche fattore imprevisto che ha prodotto un peggioramento; speriamo proprio che ciò non accada ... "basta già così"!

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