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02/12/2020

La durata del contagio con Covid-19

Una delle informazioni che spesso lamentiamo di non avere è la durata della malattia da Covid-19 o più precisamente la durata dello stato formale di soggetto contagiato. I dati ufficiali considerano contagiato un soggetto dal giorno in cui un test molecolare (più un secondo di conferma) e sino al giorno in cui altrettanti test non abbiano dato esito negativo. Naturalmente, ahimè, l’end point può purtroppo essere anche il decesso.

Avendo a disposizione i dati individuali il calcolo diventerebbe banale, ma purtroppo questi non sono disponibili e quindi ci si chiede se possa esserci anche un'altra via per arrivare alla stima della durata della malattia.

Partendo dai dati della Protezione civile che danno i valori dell’incidenza e della prevalenza dei positivi si dovrebbe poter ricavare la durata della contagiosità applicando una seguente formula:

durata in giorni = prevalenza giornaliera / incidenza giornaliera

Se applichiamo la formula ai dati che abbiamo a disposizione il risultato non. è molto convincente:





Questa durata del contagio può anche essere letta come ritardo da parte dei valori della prevalenza di risentire dell’andamento dei valori dell’incidenza. Cioè se c’è un rallentamento dell’incidenza la prevalenza diminuirà all’incirca tre settimane dopo e se addirittura l’incidenza si azzerasse la prevalenza si azzererebbe tre settimane dopo. In realtà ciò è limitato alla media della durata del contagio per cui potrebbero rimanere ancora dei contagi la cui durate singola fosse maggiore della media.

Può essere allora interessante calcolare questa stima della durata del contagio per le singole Regioni pur sapendo che le loro dinamiche non sono tutte uguali e inoltre questo indicatore ha certamente duna sua variabilità casuale soprattutto nelle Regioni demograficamente più piccole.

I valori rergiuonali del rapporto tra prevalenza ed incidenza media nelle due settimane dal 13 al 26 novembre sono molto variabili e vanno da 13 della P.A. di Trento ai 26 delle Marche. Questi valori che possono essere interpretati come giorni di durata del contagio possono in realtà essere influenzati da diversi fattori oltre che naturalmente dalla variabilità casuale. Tra i posibili fattori c’è l’andamento in maggior o minor crescita o decrescita dell’incidenza, la lentezza della valutazione della negatività del contagio, la maggior o minor letalità, e comunque anche la reale durata della presenza del virus.

Questo indicatore, inoltre, può essere un buon indiocatore di anomalia nella raccolta delle informazioni e quindi le Regioni che si trovano agli estremi dovrebbero verificare la correttezza delle loro statistiche.

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