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19/11/2025

Come stiamo noi altri in salute?

uanti sono i sani e quanti sono i malati in Italia? Dipende ovviamente da cosa si intende per essere malati... Se vi si chiede: «Come stai in salute?», a cosa pensate per rispondere? Pensate se avete o no delle malattie in corso, pensate agli ultimi accertamenti che avete fatto oppure pensate a come vi sentite? E a come vi sentite nel fisico o a come vi sentite di spirito?

Nell'indagine statistica Multiscopo sulle famiglie che l'Istat effettua annualmente, ci sono diverse domande che riguardano la salute; in particolare, due di queste riguardano i due concetti di salute: la salute autopercepita e la salute come assenza di malattie.

I due concetti non si sovrappongono, ma neppure si escludono a vicenda, come si può vedere nei due grafici seguenti relativi all'indagine del 2013 e a quella del 2023.

I risultati sono molto simili. Chi dice di star male ha sempre anche delle patologie croniche. Ma c'è anche chi, pur con malattie croniche, dice di star "bene" o anche "molto bene". Il ripetersi quasi uguale delle risposte le fa ritenere abbastanza "solide" e realmente corrispondenti al vissuto degli indagati. Dal 2013 al 2023, le risposte relative alla salute autopercepita hanno frequenze molto simili, cioè il 20,7% dice di stare "molto bene", il 49,1 dice "bene", il 24,6 dice di stare "né bene né male", il 4,7% dice di star "male" e lo 0,9% "molto male" – che, riportato alla popolazione, corrisponde a più di mezzo milione di persone.

L'unica leggera variazione si osserva nei primi due anni della pandemia di COVID-19, durante la quale sono diminuite le risposte che dicevano "molto male" e sono aumentate quelle "molto bene". È probabile che la ragione di questo scostamento derivi dal confronto che ciascuno faceva rispetto alla condizione generale della salute della popolazione all'inizio della pandemia.

Nei dati del 2023, nei soggetti senza patologie croniche, la risposta molto bene decresce con l'età, la risposta bene aumenta sino ai cinquant'anni e poi decresce, le risposte "né bene né male" e "male" crescono con l'età, mentre "molto male" decresce con l'età. Quest'ultimo andamento fa pensare che gli anziani che non hanno malattie croniche difficilmente pensano che le loro condizioni di salute sia "molto male".
Nei soggetti con patologie croniche, invece – tranne la risposta molto bene –, le altre crescono più o meno similmente con l'età e ciò dipende dalla prevalenza delle patologie croniche che segue l'età, e ha lo stesso andamento anche la risposta "bene".

Per facilitare il prosieguo dell'analisi dei risultati dell'indagine multiscopo 2023, si è assegnato un valore alle risposte dello stato della salute autopercepita, e precisamente: 0=molto male, 2=male, 5=né bene né male, 8=bene, 10=molto bene; così è possibile analizzare il valore medio e la variabilità entro classe dei giudizi di salute auto percepita per diverse condizioni.

La presenza di patologie croniche è sicuramente il fattore che più influisce sull'autopercezione di salute, poi è l'età che crea diversità con una percezione dello stato di salute dei vecchi non cronici simile a quella dei minori con malattie croniche. Anche le condizioni economiche della famiglia hanno  la loro rilevanza. La variabilità entro classi cresce con l'età nei non cronici, mentre è simile tra le diverse classi di età dei malati cronici.

Nell'indagine viene anche chiesta la presenza di alcune malattie e per queste è interessante vedere come cambia l'autopercezione della salute in chi dice di esserne affetto.

I seguenti grafici riportano in ordine le classi per valore dell'indice di salute, per età media stimata utilizzando la distribuzione in classi di età e la percentuale delle risposte nella sola classe con 75 anni e più.

La peggiore percezione di salute è di chi denuncia di avere limitazioni gravi di attività, a seguire chi dichiara di avere un tumore, poi chi soffre di bronchite cronica. Anche le età medie di chi dichiara uno stato di malattia sono diverse e diverse sono le percentuali di risposta nella sola classe di 75 anni e più.

Sintetizzando quattro quesiti che valutano alcune dimensioni della salute mentale (ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale o emozionale e benessere psicologico), nei dati dell'indagine Multiscopo viene costruito un indice sintetico che risulta molto correlato alla percezione di salute e molto meno allo stato di malattia cronica e all'età. Quindi, la percezione della salute fisica risulta molto dipendente dallo stato della salute mentale.

Anche le frequenze degli accessi alle visite specialistiche e agli esami diagnostici dipendono sia dalla presenza di malattie croniche sia dallo stato soggettivo della salute. Per le visite, è determinante lo stato di malattia, mentre per gli accertamenti diagnostici, oltre allo stato di malattia, è rilevante lo stato soggettivo.

Questi infine sono i risultati di due analisi di regressione logistica binaria, aggregando le risposte relative alla auto percezione (molto bene+bene) e (né bene né male+male+molto male):

L'età risulta preponderante come fattore che determina una percezione negativa della salute, ma anche il genere, la situazione economica della famiglia e la ripartizione geografica.

Tra le patologie croniche, le tre che comportano una peggiore percezione di salute sono i tumori, il diabete e le artriti-artrosi. Altre, come la cirrosi e l'infarto (ovviamente pregresso), sembrano essere vissute con una percezione della salute meno negativa. 

Confrontando i dati del 2013 con quelli del 2023 per salute autopercepita e per presenza di patologie croniche, le differenze sono piccole e per nulla significative.

In conclusione, i dati dell'indagine Multiscopo ci dicono che in Italia nel 2023 il 27,8% della popolazione dichiara di avere una patologia cronica contro il 24,4% del 2013, ma la popolazione era più giovane; il 4,47% nel 2023 contro il 4,81% nel 2013 dice di star male e l'1,04% contro l'1,12% molto male. Che si sente bene o molto bene è, invece, il 68,87% nel 2023 contro il 70,38% nel 2013. È anche opportuno trasformare in numero le percentuali e dire che si può stimare che nel 2013 chi in Italia non riteneva di star bene o molto bene erano 17.364.591 persone, mentre nel 2023 18.173.638. La stima, invece, di chi era affetto da patologie croniche era di 14.301.618 persone nel 2013 e di 16.230.035 nel 2023. Queste potenzialmente sono le cifre di coloro che richiedono assistenza sanitaria. E non ci si scordi, comunque, che anche chi sta bene ha bisogno di assistenza e di prevenzione da parte dei servizi sanitari!

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