Ogni mezzo è buono per proteggere il business dell’amianto
Nello scorso numero di E&P si è narrato di un caso patente di conflitti di interesse coinvolgente alcuni ricercatori legati all’industria dell’amianto, un articolo contenente informazioni distorte e la rivista che li pubblica.1,2 La vicenda però ha avuto un seguito, perché la medesima rivista in un numero successivo ha pubblicato un altro lavoro in cui gli autori (tre dei quali avevano firmato anche l’articolo precedente) perseverano a diffondere notizie distorte in materia di amianto.3
Menzogne per scagionare il crisotilo
Il primo numero del 2015 di Epidemiology, Biostatistics and Public Health (EBPH) ospita un articolo firmato di Ilgren e collaboratori incentrato sulla «rivalutazione del ruolo del crisotilo nella miniera di Balangero e del rischio di mesotelioma».2
Vi si sostiene che i casi di mesotelioma tra i lavoratori della miniera non siano da ascrivere al crisotilo, quanto piuttosto ad altre varietà di amianto, giunte in loco «in sacchi di juta», secondo quella che gli autori presentano come una citazione da un articolo di Silvestri et al. Ma non è così, la citazione è falsa, il lavoro citato non dice nulla del genere. E questo è solo uno dei tanti errori e distorsioni contenuti nell’articolo di Ilgren e coll. che vengono prontamente segnalati da un gruppo di ricercatori italiani in una lettera aperta inviata alla rivista nel giugno 2015 (Magnani et al.), in cui si chiede il ritiro dell’articolo.
Ma perché “scagionare” il crisotilo, benché la sua cancerogenicità, come quella di tutte le varietà di amianto, sia riconosciuta dalla comunità scientifica e sancita dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro?4 È presto detto: perché il crisotilo è l’unica varietà d’amianto ancora prodotta e utilizzata, e i cui consumi hanno conosciuto un recente incremento.5 Non è dunque un caso che periodicamente compaiano in letteratura contributi mirati a sminuire o negare la cancerogenicità del crisotilo, per lo più opera di autori legati all’industria dell’amianto.6 Mentre altre posizioni, più sfumate, sostengono che il crisotilo avrebbe una potenza cancerogena per unità di esposizione molto inferiore agli amianti di anfibolo.7 Questa enfasi sulla minore potenza cancerogena apre la porta alla prospettiva di un uso “controllato” del crisotilo, in contrapposizione a quella di bandirne globalmente l’uso.
E perché concentrarsi sulla miniera di Balangero? Per dimostrare l’evidenza di cancerogenicità del crisotilo sono stati cruciali sia il mesotelioma maligno, a causa della specificità della sua relazione con l’amianto, sia l’industria estrattiva dell’amianto, poiché solo nelle miniere si era verificata esposizione a un’unica varietà di amianto. E la miniera di Balangero è stata specialmente importante in quanto il crisotilo che vi veniva estratto non era contaminato da tremolite, presente invece nelle miniere del Québec, e alla quale alcuni autori attribuivano i mesoteliomi dei minatori di crisotilo canadese.8 I primi rapporti sulla mortalità dei minatori di Balangero avevano trovato due soli decessi per tumore maligno della pleura.9 Una più recente ricerca, fondata sui casi incidenti registrati dal 1990 presso il Registro dei mesoteliomi maligni del Piemonte, aveva invece identificato nove casi tra i minatori e altri cinque tra lavoratori dipendenti di imprese appaltatrici, impiegati presso la miniera.10 Questo articolo era dunque il bersaglio del lavoro di Ilgren e coll.
Ma per quale motivo Ilgren e coll. si spendono così tanto in difesa dell’amianto? A fornire un indizio è la lettera aperta inviata a EBPH il 17 luglio a firma di Kathleen Ruff (fondatrice del sito RightOnCanada.ca) e altri 23 ricercatori internazionali in cui si denuncia la mancata dichiarazione dei conflitti di interesse da parte degli autori – che pure paiono, tutti, molto vicini all’industria dell’amianto – e si richiede che la rivista vi ponga rimedio.
Le reazioni della rivista
In seguito alle prime due lettere, altre ne vengono indirizzate a EBPH dal gruppo di Ruff, sollecitando risposte e una presa di posizione da parte della rivista. La quale risponde, ma con una sorta di inerzia.
Il 21 settembre, con la pubblicazione del numero 3 di EBPH, appaiono un erratum con le dichiarazioni di conflitti di interesse degli autori e la loro risposta alle critiche avanzate da Magnani e colleghi.11-13 Una risposta monca, tuttavia, perché Ilgren et al. non correggono nessuna delle affermazioni errate contenute nel loro articolo. I responsabili editoriali della rivista (Stefania Boccia e Carlo La Vecchia), per parte loro, non adottano provvedimenti né commentano questo fatto.
Bisogna aspettare il quarto numero del 2015 per vedere pubblicato un secondo erratum a proposito della falsa citazione bibliografica sull’uso di crocidolite e amosite a Balangero (i famosi «sacchi di juta»).14
Ma la storia non finisce qui. Sul numero 2 del 2015, infatti, nel frattempo EBPH aveva pubblicato un altro lavoro firmato da Ilgren e colleghi (tre dei quali cofirmatari anche dell’articolo su Balangero), questa volta inteso a sollevare dubbi sulla cancerogenicità della crocidolite, la varietà di amianto più pericolosa.
In una lettera dell’11 agosto 2015 a proposito dell’articolo su Balangero, Kathleen Ruff aveva già segnalato i conflitti di interesse degli autori, presenti anche per questo secondo lavoro ma con caratteristiche specifiche: uno, infatti, risulta titolare di uno studio che sostiene che i modelli di rischio e le regolamentazioni per l’amianto sarebbero superati (nel terzo numero del 2015 della rivista compare un erratum con la dichiarazione dei conflitti di interesse degli autori).15 Segnalava, inoltre, diversi altri problemi, tra cui il fatto che un articolo con identico titolo era già citato, ma come lavoro in via di pubblicazione nel 2012 su Annals of Respiratory Medicine, nella bibliografia di un altro articolo pubblicato nel 2014 da Ilgren e co-autori. Il fatto è che Annals of Respiratory Medicine è una rivista apparentemente inesistente. Ciononostante, tre articoli citati nella bibliografia del lavoro pubblicato da EBPH erano dati come on-line first (dal 2012) proprio sugli Annals of Respiratory Medicine.
Puntuale, arriva alla redazione di EBPH un’altra lettera in cui Magnani e collaboratori, dopo aver sottolineato incongruenze e inappropriatezze dell’articolo, inclusa la non verificabilità di alcuni riferimenti bibliografici, suggeriscono il ritiro dell’articolo.16 La lettera viene pubblicata sul primo numero del 2016, nel quale compare anche un comunicato in cui i responsabili editoriali della rivista spiegano di non ritenere indicato il ritiro dell’articolo, alla luce del parere di due revisori esterni.17
Va sottolineato, infine, che dopo un articolo del 1991 in cui Ilgren e Browne proponevano una soglia di non effetto per l’amianto,18 nella letteratura sul mesotelioma indicizzata in Medline non erano più apparsi lavori di cui Ilgren fosse co-autore. EBPH ne ha accolti tre nei primi due numeri del 2015, ciascuno dei quali, per un verso o per l’altro, finisce per “discolpare” l’amianto in relazione al rischio di mesotelioma.2,3,19 In entrambi quelli esaminati più attentamente sono stati riscontrati tentativi di creare evidenze insussistenti attribuendole a riferimenti bibliografici falsi (come per l’articolo su Balangero) o non verificabili (come per quello sulla crocidolite boliviana) e interpretazioni spregiudicate dei fatti. Nell’articolo su Balangero, inoltre, è ripetuta l’affermazione che i campioni di tessuto polmonare in cui uno degli autori (Pooley) avrebbe identificato fibre di crocidolite e di amosite proverrebbero da minatori e residenti di Balangero, mentre sotto testimonianza negli Stati uniti lo stesso Pooley aveva dichiarato di «non aver idea» dei loro lavori.20
La battaglia continua
È stata lanciata una nuova iniziativa delle Nazioni Unite per contrastare le azioni messe in campo dalle industrie dell’amianto allo scopo di evitare che il crisotilo sia inserito nella lista delle sostanze pericolose elencate nella lista delle Convenzione di Rotterdam.21 Per questo è stato organizzato un workshop a Riga dal 3 al 5 luglio 2016. Iniziativa attaccata dalle lobby industriali e da Stati come il Canada e la Russia, che da oltre dieci anni fanno di tutto per continuare a esportare crisotilo nel Sud del mondo (RightOnCanada.ca).
Conflitti di interesse dichiarati: l’autore è stato consulente della pubblica accusa in procedimenti penali riguardanti decessi per tumori da amianto.
Bibliografia
- Ruff K, Mirabelli D, Magnani C. Rivista scientifica pubblica un secondo errata corrige su informazioni false disseminate da ricercatori finanziati dall’industria dell’amianto. Epidemiol Prev 2016;40(2):138-39.
- Ilgren EB, Pooley FD, Kumiya YM, Hoskins JA. Critical reappraisal of Balangero chrysotile and mesothelioma risk. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(1): e10125-1. doi:10.2427/10125
- Ilgren EB, Van Orden DR, Lee RJ, Kamiya YM, Hoskins JA. Further studies of Bolivian crocidolite – Part IV: fibre width, fibre drift and their relation to mesothelioma induction: preliminary findings. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(2):e11167-11. doi:10.2427/11167
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- Ilgren EB, Pooley FD, Kumiya YM, Hoskins JA. Erratum re: Ilgren EB, Pooley FD, Kumiya YM, Hoskins JA. Critical reappraisal of Balangero chrysotile and mesothelioma risk. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(1):e10125-1-10. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(3): doi:10.2427/11452
- Magnani C, Mirabelli D, Barone-Adesi F et al. Letter to the editors. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(3):e11367-1-3. doi:10.2427/11367
- Ilgren EB, Pooley FD, Hoskins JA, Kamiya YM. Reply to criticism of the paper: Critical reappraisal of Balangero chrysotile and mesothelioma risk by Magnani et al. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(3):e11448-1. doi:10.2427/11448
- Erratum: Ilgren EB, Pooley FD, Kumiya YM, Hoskins JA. Critical reappraisal of Balangero chrysotile and mesothelioma risk. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(4).
- Erratum: Re: Ilgren EB, Van Orden D, Lee RJ, Kamiya YM, Hoskins JA. Further studies of Bolivian crocidolite – Part IV: fibre width, fibre drift and their relation to mesothelioma induction: preliminary findings. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12(2):e11167-11. doi:10.2427-11540
- Magnani C, Barone-Adesi F, Biggeri A et al. Comments on: Further studies of Bolivian crocidolite-Part IV: Fibre width, fibre drift and their relation to mesothelioma induction: Preliminary findings, by Ilgren EB, van Order DR, Lee RJ, Kamiya YM, Hoskins JA Epidemiology Biostatistics and Public Health 2015; 12 (2), e11167. Epidemiol Biostat Public Health 2016;13(1):e11590-1. doi: 10.2427/11590
- Boccia S, La Vecchia C. RE: Comments on: Further studies of Bolivian crocidolite-Part IV: Fibre width, fibre drift and their relation to mesothelioma induction: Preliminary findings, by Ilgren EB, van Order DR, Lee RJ, Kamiya YM, Hoskins JA. Epidemiol Biostat Public Health 2015; 12 (2), e11167. doi:10.2427/11783
- Ilgren EB, Browne K. Asbestos-related mesothelioma: evidence for a threshold in animals and humans. Regul Toxicol Pharmacol 1991;13(2):116-32.
- Ilgren EB, Kazemain H, Hoskins JA. Kandovan the next ‘Capadoccia’? – A potential public health issue for erionite related mesothelioma risk. Epidemiol Biostat Public Health 2015;12 (1):e10106-1. doi: 10.2427/10106
- Trascrizione dell’esame di Pooley FD, 14 luglio 2014, nel caso Fields vs. Southwire Co. et al, State Court of Cherokee County, Georgia.
- http://www.pic.int. Vedi anche Epidemiol Prev 2008;32(6):275-76.