IL SESTANTE. Dieta mediterranea per tutti
âUnâelevata aderenza alla dieta mediterranea è associata a protezione cardiovascolare, ma solo in chi appartiene a classi socioeconomiche elevateâ titola il bellâarticolo di Bonaccio M et al. appena pubblicato sullâInternational Journal of Epidemiology. Si tratta di unâanalisi sulla mortalità cardiovascolare della coorte Moli-sani (20.000 persone reclutate fra il 2005 e il 2010 in Molise e seguite per 4,3 anni con 256 eventi cardiovascolari).
Lâaderenza alla dieta mediterranea è stata valutata classificando i questionari alimentari con un criterio a priori già usato in un altro studio in Grecia. Si è attribuito un punto
- per ciascuno dei seguenti cibi, a chi sta nella metà della popolazione che ne consuma di più: verdure, legumi, frutta (inclusa frutta a guscio), cereali, pesce;
- a chi sta sotto la mediana per il consumo dei seguenti cibi: carni rosse, carni bianche e latticini;
- a chi ha un consumo moderato di alcol (10-50 g per gli uomini e 5-25 g per le donne).
Sono criteri che, pur nella loro grossolanità , hanno dimostrato in altri studi di essere molto efficaci per predire la mortalità totale e lâincidenza di tumori e malattie cardiovascolari. Ma sono grossolani, non tengono conto della differenza fra cereali integrali (che riducono il rischio) e cereali raffinati (che aumentano il rischio), del consumo di olio di oliva (che riduce il rischio) e della varietà delle verdure consumate (che riducono il rischio). La dieta mediterranea tradizionale era caratterizzata da ricchezza di cereali integrali, pasta di grano duro, olio extravergine di oliva e una varietà di verdure coltivate e selvatiche.
Avendo qualche informazione su questi cibi (significativamente più consumati dalle classi sociali superiori), gli autori avrebbero potuto utilizzarle per definire meglio lâaderenza alla dieta mediterranea (ma per pubblicare è utile far riferimento a criteri già pubblicati, i referee criticano sempre le novità !) o almeno controllare queste variabili in analisi. Avrebbero probabilmente scoperto che non câè differenza fra classi sociali e che la dieta mediterranea protegge tutti.