Attualità
30/06/2023

I millennial e le sfide dell’epidemiologia

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Riconoscere l’identità degli epidemiologi e il loro ruolo in una società in evoluzione è sempre stato un compito difficile; quello che è certo è che le priorità di ricerca degli epidemiologi hanno sempre rispecchiato le esigenze della società del loro tempo.
Quando, a inizio 2022, Luca De Fiore, Direttore responsabile de Il Pensiero Scientifico Editore, ci ha invitati a curare un numero della rivista Recenti Progressi in Medicina1 non eravamo ancora completamente consapevoli di essere parte della generazione Y o, detta più comunemente, dei millennial. Per fare chiarezza, nella figura 1 sono rappresentati gli anni di riferimento e i nomi delle generazioni. Poi, però, la nostra riflessione è partita proprio da qui e con una breve survey abbiamo cercato di proporre un identikit dell’epidemiologo millennial. La survey ci ha descritto un epidemiologo molto formato, molto appassionato al proprio lavoro, ma spesso poco soddisfatto della propria posizione lavorativa.2 Siamo sicuramente la generazione che più di tutte si ritrova oggi a cavallo tra il presente e il futuro di questa disciplina e, forse per questo, proprio a noi è stato chiesto di ragionare e scrivere degli argomenti di cui ci stiamo occupando, di raccogliere riflessioni sui temi che più ci premono e di riflettere su quello di cui i giovani (e non più giovani, ma ancora un po’ giovani) epidemiologi e ricercatori di sanità pubblica si stanno occupando.

È iniziato, a questo punto, un ricco confronto che ci ha portati a constatare che alle sfide ereditate dagli epidemiologi boomer – come la lotta alle disuguaglianze, il contrasto al cambiamento climatico da affrontare in chiave one-health e la sostenibilità di un sistema sanitario universalistico, su cui siamo molto impegnati – se ne sono affiancate di nuove. Queste nuove sfide sono determinate principalmente dalla rapida trasformazione digitale degli ultimi anni, che ha portato gli epidemiologi millennial a confrontarsi con grandi quantità di dati e nuove tecniche di intelligenza artificiale. L’accesso a una conoscenza virtualmente illimitata derivante dalla diffusione dei dispositivi mobili e la nuova concezione di salute che enfatizza l’importanza della prevenzione accanto alla cura hanno aumentato la consapevolezza del ruolo attivo del singolo nella gestione della propria salute e hanno reso fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione degli interventi sanitari.

Il Tema Della Privacy

La digitalizzazione e la diffusione dei dispositivi mobili, in un’epoca in cui sembra inevitabile condividere ogni aspetto della vita, ha fatto emergere l’importanza della tutela del diritto alla privacy. La privacy consiste nel diritto e nella capacità di controllare l’accesso alle proprie informazioni personali, attività e vita privata. È un diritto fondamentale riconosciuto dalla maggior parte dei Paesi e sancito in diverse convenzioni internazionali e leggi nazionali. Il Regolamento europeo 2016/679 (più noto come Regolamento generale sulla protezione dei dati, GDPR) impone limiti al trattamento dei dati personali e definisce la necessità di un consenso esplicito e inequivocabile da parte dell’interessato. Il regolamento è diventato cruciale in ambito epidemiologico, dove i dati individuali sulla salute della popolazione rappresentano un elemento fondamentale per lo studio e la tutela della salute pubblica. Il confronto con colleghi che come noi utilizzano dati per “produrre” salute ci ha portati immediatamente ad affrontare il tema della privacy, percepito come potenziale ostacolo al nostro lavoro. 
Come epidemiologi che lavorano quotidianamente con dati sanitari o, più in generale, con dati che entrano nella sfera privata dell’individuo, siamo travolti da questo tema. Le domande che ci siamo posti all’inizio di questo percorso sono state: quali indagini possiamo ancora condurre? Quali dati possiamo raccogliere e analizzare senza incorrere in sanzioni da parte del Garante della privacy? L’utilizzo di dati sanitari associati a codici anonimi e univoci identificativi dell’individuo è ancora consentito? 
La questione trattata è estremamente delicata e potrebbe portare a una completa rivoluzione del modo in cui lavoriamo, ma spesso non siamo consapevoli di cosa possiamo fare e di come dobbiamo procedere. Ci sembra, inoltre, che molti cittadini non siano consapevoli delle implicazioni derivanti dall’utilizzo dei dati da parte degli epidemiologi, in termini di benefici per la salute pubblica. È spesso frustrante e scoraggiante vedere la rilevanza che l’epidemiologia può avere a tutela della salute pubblica messa in secondo piano rispetto alla tutela di un principio che, almeno a volte, sembra più formale che sostanziale. 
Il lavoro che abbiamo portato a termine ha avuto l’obiettivo ambizioso di gettare le basi per una discussione sul tema, orientata al raggiungimento del giusto equilibrio tra privacy e salute. Infatti, abbiamo voluto fornire un quadro di riferimento a ricercatori ed epidemiologi per rispondere ad alcuni dubbi che accompagnano il lavoro quotidiano, esplicitare a esperti e giuristi alcuni di questi dubbi e disagi e aprire il dialogo con i cittadini sul tema.4-10

I big data in epidemiologia

Il secondo tema che abbiamo affrontato parte proprio dalla riflessione sui dati intesi in termini di big data e sul loro crescente utilizzo in ambito epidemiologico. L’intuizione che questo fosse un argomento importante era emersa già nel 2018, quando, in occasione del secondo convegno AIE di primavera organizzato dal gruppo AIE giovani (che, tra l’altro, vedeva tra i membri proprio alcuni di noi), avevamo affrontato l’argomento. Qualcuno ricorderà ancora il quiz “Pokemon o Big Data?”.11 Adesso che i tempi sono ancora più maturi, ci siamo addentrati nella specificità di alcune questioni.12-15 I big data sono utilizzati in una vasta gamma di settori – tra cui la medicina, l’industria e i servizi alla persona – per estrarne valore e migliorare il processo decisionale. In particolare, i big data stanno diventando sempre più importanti come “alimento” per l’intelligenza artificiale e gli algoritmi di machine learning. Per esempio, è noto a tutti il clamore che sta suscitando l’arrivo di ChatGPT, che è un chiaro esempio di come i big data possano alimentare l’intelligenza artificiale. D’altronde, la terza sessione plenaria tenutasi all’ultimo convegno AIE, “Epidemiologia in movimento: le emergenze del momento, le sfide del futuro”, era intitolata “Interpretare il presente, prepararsi al futuro” e andava proprio in questa direzione.

Le sfide dell’epidemiologia in una società in movimento

La nostra riflessione è poi proseguita su quelle che sono le sfide in ambito epidemiologico che risultano essere fortemente connesse con la transizione sociale che stiamo attraversando. Infatti, dagli abstract inviati dai giovani epidemiologi (under 35 con diritto di partecipazione al premio Maccacaro) al XLVI Convegno AIE 2022 “Decisioni in contesti di incertezza: il ruolo dell’epidemiologia” sono emerse alcune tematiche interessanti che abbiamo approfondito. 
Le tecniche di machine learning per l’epidemiologia si sono delineate come tema emergente: esse hanno il potenziale di migliorare la nostra efficienza (per esempio, nel condurre revisioni sistematiche), ma anche la nostra comprensione delle malattie e delle opportunità di intervento.16,17 Il tema dell’ambiente, già preminente nel nostro lavoro quotidiano, è emerso con prospettive meno indagate e conosciute, in particolare per il suo legame con il consumo di farmaci: da una parte, i farmaci hanno una forte azione tossica diretta sull’ambiente e un quarto delle emissioni di gas climalteranti attribuibili al sistema sanitario è attribuibile ai farmaci, dall’altra l’ambiente inquinato è associato a un aumento di mortalità e di incidenza di patologie cardiovascolari, respiratorie ma anche psichiatriche e il consumo di farmaci tende ad aumentare.18,19 Aumentano i disturbi di salute mentale, associati anche a problematiche ambientali, e il pianeta è sempre più al limite: l’approccio one-health collaborativo, multisettoriale e transdisciplinare che riconosce l’interconnessione tra persone, animali e piante è l’unica visione possibile; ne siamo ormai tutti consapevoli. Di nuovo, il convegno AIE, in particolare la sessione “Cambiamenti climatici, il ruolo dell’epidemiologia” e il simposio “Farmacoepidemiologia, epidemiologia ambientale, one health” organizzato dai tre gruppi di lavoro dell’Associazione, mettevano in luce proprio questo: l’ottica collaborativa è ormai imprescindibile nell’epidemiologia che coinvolge pazienti, individui e/o altri stakeholder nella definizione di interventi e nella loro valutazione anche nell’ambito della prevenzione.20-23 
Il gruppo AIE giovani ha completato questo quadro mappando nel tempo e nello spazio tutti gli argomenti di cui si stanno occupando, negli ultimi anni, gli epidemiologi under 35.24

Abbiamo pensato ai contenuti del numero di Recenti Progressi in Medicina,1 che vi invitiamo a leggere, come spunto di riflessione e approfondimento in risposta ai nuovi bisogni conoscitivi che stanno emergendo. Lo abbiamo fatto per noi, per i nostri colleghi attuali, ma anche per le future generazioni che erediteranno la “nostra epidemiologia”.

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

Bibliografia

  1. Bauleo L, Simeon V, Carugno M, Mataloni F, Venturelli F, Bonvicini L (eds). Prospettive per una nuova Epidemiologia. Recenti Prog Med 2023;114(6):295:384.
  2. Simeon V, Venturelli F, Bauleo L, Carugno M, Mataloni F, Bonvicini L. I giovani ricercatori non più giovani: chi siamo? Recenti Prog Med 2023;114(6):306-8.
  3. Venturelli F, Mataloni F, Bauleo L, Bonvicini L, Simeon V, Carugno M. I millennials alla ricerca del proprio posto nell’epidemiologia. Recenti Prog Med 2023;114(6):303-5.
  4. Bauleo L, Carugno M, Bonvicini L, Simeon V, Venturelli F, Mataloni F. Proteggi i tuoi dati e proteggi te stesso: alla ricerca dell’equilibrio tra tutela della privacy e tutela della salute in Sanità pubblica. Recenti Prog Med 2023;114(6):316-18.
  5. Tognoni G. I dati come bene comune. Recenti Prog Med 2023;114(6):319-22.
  6. Intervista a Silvio Noce. L’interlocuzione tra epidemiologi e Data protection officer. Recenti Prog Med 2023;114(6):323-24.
  7. Intervista a Giusella Finocchiaro. La protezione dei dati personali e la ricerca medica in Italia: tra rigidità e necessità di innovazione. Recenti Prog Med 2023;114(6):325-26.
  8. Mori I. Privacy e gestione del dato sanitario. Recenti Prog Med 2023;114(6):327-28.
  9. Panico S. Attraverso l’etica della responsabilità: privacy e diritto alla ricerca. Recenti Prog Med 2023;114(6):329-31.
  10. Bisceglia L, Caranci N, Giorgi Rossi P, Zengarini N. La privacy e l’epidemiologia: troviamo una soluzione condivisa. Recenti Prog Med 2023;114(6):332-36.
  11. Bauleo L, Bonvicini L, Carugno M, Giraudo M et al. Epidemiologi(a): quale futuro? Il Convegno AIE di Primavera. Epidemiol Prev 2018;42(3-4):209-10.
  12. Mercorio F. Per un pugno di (big) data. Recenti Prog Med 2023;114(6):337-41.
  13. Rosa AC. Ricerca epidemiologica e big data. Lo stato dell’arte. Recenti Prog Med 2023;114(6):342-48.
  14. D’Errico A, Maritano S, Moccia C et al. Esposoma: dalla definizione alle sfide future. Recenti Prog Med 2023;114(6):349-54.
  15. Cardone C, De Stefano A. Medicina di precisione in oncologia: quale contributo alla pratica clinica? Recenti Prog Med 2023;114(6):355-58.
  16. Petri D. La sintesi delle evidenze 2.0: come l’intelligenza artificiale sta rendendo più efficienti le revisioni sistematiche. Recenti Prog Med 2023;114(6):359-61.
  17. Coluccia S, Di Gennaro P, Crispo A et al. Cosa influisce sui tempi diagnostici e terapeutici dei pazienti oncologici? Recenti Prog Med 2023;114(6):362-67.
  18. Kirchmayer U, Poluzzi E, Barone-Adesi F. Interazioni tra farmaci, ambiente e salute: una nuova sfida per l’epidemiologia. Recenti Prog Med 2023;114(6):368-71.
  19. Giunchi V. L’impatto ambientale dei farmaci sulle acque superficiali e la sua stima attraverso i dati di utilizzo. Recenti Prog Med 2023;114(6):372-74.
  20. Buoli M. Nuovi orizzonti di ricerca dell’epidemiologia applicata alla salute mentale. Recenti Prog Med 2023;114(6):380-8.
  21. Nobile F, Forastiere A, Michelozzi P, Forastiere F, Stafoggia M. Inquinamento atmosferico e incidenza di patologie psichiatriche nello Studio longitudinale romano. Recenti Prog Med 2023;114(6):382-84.
  22. Giorgi Rossi P. Il coinvolgimento dei professionisti e degli utenti può aiutarci a disegnare interventi di prevenzione più efficaci? Recenti Prog Med 2023;114(6):375-76.
  23. Campani D, Caristia S. La costruzione di un manuale di intervento di attività fisica per prevenire le cadute a domicilio. Recenti Prog Med 2023;114(6):377-79.
  24. Ottone M, Petri D, Listorti E et al. Un quadro nazionale delle tematiche trattate dai giovani in epidemiologia: un confronto prima e dopo il Covid-19. Recenti Prog Med 2023;114(6):309-15.
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