Epidemiologia e diritto alla salute: riaffermare i principi del SSN nello scenario attuale e futuro
L’Associazione si è posta l’obiettivo di far emergere il contributo che l’epidemiologia può fornire nel percorso di consolidamento del SSN, nelle sfide affrontate per mantenerne i principi, nei risultati positivi ottenuti e negli aspetti critici, in particolare quelli ipotizzabili in prospettiva. Ci piacerebbe discutere su come l’epidemiologia abbia contribuito a supportare i valori del SSN, dalla sua istituzione ad oggi, nonché su come possa aiutare ad affrontare nuove sfide nello scenario italiano e internazionale.
L’articolazione del programma del convegno fa riferimento alle tre tematiche centrali del SSN: Universalità, Sostenibilità e Prevenzione.
Universalità ed equità
La sessione inaugurale del Convegno intende contestualizzare la nascita della legge istitutiva e l’affermazione dei suoi principi, concentrandosi soprattutto su quello di Universalità. Verranno dunque esaminate le questioni relative all’equità in salute. Si approfondirà lo stato delle evidenze scientifiche sui meccanismi causali delle disuguaglianze e le loro implicazioni per la ricerca epidemiologica e per le politiche, non solo sanitarie. Il contributo del gruppo interdisciplinare del Forum Disuguaglianze e Diversità fornirà la sua prospettiva sul quadro teorico per interpretare le disuguaglianze sociali che attraversano la società odierna e le conseguenze sul suo funzionamento. In questa relazione tra equità e politica, Il SSN ha un importante ruolo non solo nella tutela della salute, ma anche nella produzione di benessere e ricchezza, su cui si centrerà la riflessione.
Emergenze e disastri
La sessione ambientale affronterà il tema di grande attualità delle emergenze e dei disastri ambientali e del loro legame con i cambiamenti climatici e la cura del territorio. Dopo aver rivolto l’attenzione al rischio idrologico e agli incendi boschivi e di origine industriale, argomenti poco trattati in ambito epidemiologico, se ne discuteranno i risvolti di salute pubblica, attraverso una descrizione dei metodi proposti in letteratura per valutare gli effetti a breve e a lungo termine dei disastri ambientali e delle strategie di sorveglianza.
Salute mentale
L’associazione Alessandro Liberati, che tutti gli anni cura una delle sessioni plenarie del convegno AIE, a quarant’anni dalla legge Basaglia, attraverso la collaborazione con la Società italiana di epidemiologia psichiatrica (SIEP), porta in primo piano il tema della valutazione dei percorsi assistenziali e della qualità dei trattamenti nell’area della salute mentale. L’uso integrato dei dati provenienti dal nuovo sistema informativo sanitario nazionale sta contribuendo a sviluppare anche in questo settore strumenti di misurazione della performance dei servizi territoriali e dell’impatto dei trattamenti, fornendo per la prima volta evidenze a supporto della programmazione e della valutazione dell’efficacia e della sostenibilità delle cure.
Epidemiologia valutativa
Il servizio sanitario pubblico, universalistico ed equo, viene messo in discussione soprattutto eccependo una sua presunta mancanza di sostenibilità economica. Urge quindi interrogarsi a fondo sulla veridicità di tale critica, per trovare risposte che ci aiutino ad affrontare il prossimo futuro, ricco di potenzialità, ma anche di insidie. Una diversa impostazione nella discussione sulla sostenibilità del SSN può essere data da un approccio orientato al valore piuttosto che al costo delle azioni per la salute. In quest’ottica, l’epidemiologia valutativa può giocare un ruolo rilevante nel fornire gli strumenti adeguati a questo cambiamento di prospettiva. Inoltre, come epidemiologi, dobbiamo interrogarci sul ruolo che la nostra disciplina può avere sull’evoluzione delle modalità di intervento in ambito sanitario e sulle relative conseguenze, spesso complesse e difficilmente prevedibili. Ne è un esempio il crescente entusiasmo e i relativi sforzi di ricerca verso la medicina di precisione, con conseguenze ancora da valutare per quanto riguarda l’equità, l’accessibilità e la sostenibilità delle cure. Tali riflessioni non possono tuttavia essere svolte senza un adeguato confronto con i responsabili della spesa pubblica che si trovano ad affrontare il difficile equilibrio tra la tutela del diritto alla salute e il rispetto dei vincoli di bilancio.
Prevenzione
La sessione sulla prevenzione intende approfondire il ruolo che l’epidemiologia può assumere a sostegno dell’introduzione di interventi di sanità pubblica di comprovata efficacia e della loro valutazione. Più che nel passato si avverte oggi l’esigenza che il SSN persegua logiche stringenti di prevenzione basate sulle evidenze che non sempre in passato è stato possibile garantire. L’esperienza sul Piano oncologico o sulle strategie di contrasto al tabagismo in Francia, il ruolo dei vaccini e degli screening nella prevenzione dei tumori, il ruolo dell’epidemiologia occupazionale a tutela della salute dei lavoratori e i progressi della prevenzione collettiva cui ha contribuito significativamente l’epidemiologia in questi anni, costituiscono spunti significativi di riflessione. In questo scenario risulta cruciale il compito delle strutture territoriali di sanità pubblica, e in primo luogo dei Dipartimenti di prevenzione. I nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA), sanciti dal Decreto del gennaio 2017, introducono nella pratica operativa dei servizi la funzione di sorveglianza, anche per il controllo delle malattie croniche, che rappresenta una grande opportunità per l’epidemiologia rispetto alla valutazione di efficacia dei programmi di prevenzione avviati nel Paese.
Seminari satellite
Infine, tre seminari satellite completano il programma affrontando temi specifici su attività progettuali e reti nazionali, a cui collaborano diverse istituzioni.
- La Sorveglianza delle malformazioni nei siti contaminati presenta le principali esperienze in tema di reti per la sorveglianza delle malformazioni e pone a confronto alcune esperienze regionali finalizzate all’implementazione delle caratteristiche dei registri esistenti nei siti contaminati. Nel seminario si affronta il punto critico della necessità di strumenti di osservazione affidabili e di qualità ai fini di un monitoraggio costante delle aree a maggiore rischio.
- Uso di Big data in Epidemiologia ambiEntale e occuPazionale (progetto BEEP) presenta gli effetti acuti dell’inquinamento atmosferico e delle temperature estreme sulla mortalità, sui ricoveri e sugli infortuni sul lavoro in Italia. Il progetto affronta una delle grandi sfide dell’epidemiologia ambientale moderna, quella di saper raccogliere e collegare in forma complessa grandi quantità di dati geografici, ambientali e sanitari per ottenere informazioni di insieme altrimenti non disponibili.
- EASY-NET, programma che valuta l’efficacia degli interventi di Audit&Feedback, è il primo esperimento a livello nazionale di un Programma di rete mirato a creare gruppi di ricerca per lo sviluppo di tematiche innovative e caratterizzate dall’elevato impatto sul Servizio sanitario nazionale, finalizzate a soddisfare le esigenze di programmazione regionali e sviluppo di servizi per il miglioramento dell’assistenza sanitaria ai cittadini.
Per concludere
Il Convegno parte dal presupposto che l’epidemiologia può contribuire in modo significativo, anche con nuove strategie di analisi e di valorizzazione dei dati, a dare risposte utili a fronteggiare i nuovi scenari, nel rispetto dei principi ispiratori del sistema.
Le presentazioni e i poster del XLII convegno AIE documentano le potenzialità della nostra disciplina e forniscono elementi per riflettere su quanto è stato fatto, quanto ha funzionato e quanto occorre ancora fare per rafforzare i principi fondanti del SSN e ripensare il contributo che è chiamata a svolgere nello scenario attuale e in quelli futuri.
Ulteriori informazioni sul sito web dell’AIE all’indirizzo:
http://www.epidemiologia.it/epidemiologia-e-diritto-alla-salute-riaffermare-i-principi-del-ssn-nello-scenario-attuale-e-futuro/