Valutazione dell’assistenza sanitaria della popolazione immigrata in Italia attraverso alcuni indicatori di un sistema nazionale di monitoraggio
OBIETTIVI: valutare l’assistenza materno-infantile, l’ospedalizzazione evitabile e l’accesso al pronto soccorso della popolazione immigrata in Italia.
DISEGNO: studio trasversale di alcuni indicatori di salute e assistenza sanitaria della popolazione italiana e immigrata residente negli anni 2016-2017.
SETTING E PARTECIPANTI: indicatori tratti dal sistema di monitoraggio nazionale coordinato dall’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP) di Roma, calcolati sugli archivi dei Certificati di assistenza al parto (CedAP), delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), di assistenza emergenza-urgenza (EMUR) degli anni 2016-2017 delle seguenti regioni: Piemonte, Trento, Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Basilicata, Sicilia.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero e tempistica delle visite in gravidanza, numero di ecografie, indagini prenatali invasive; tassi di natimortalità, peso alla nascita, punteggio di Apgar a 5 minuti, necessità di rianimazione; tassi standardizzati di ospedalizzazione evitabile e di accesso al pronto soccorso per codice di triage.
RISULTATI: più spesso delle italiane, le immigrate ricevono in gravidanza meno di 5 visite ginecologiche (16,3% vs 8,5%), prima visita dopo la 12a settimana (12,5% vs 3,8%), meno di 2 ecografie (3,8% vs 1,0%). I neonati stranieri hanno tassi di natimortalità più elevati degli italiani (3,6 vs 2,3 x1.000). Rispetto agli italiani, tra gli immigrati sono più elevati i tassi standardizzati (x1.000) di ospedalizzazione evitabile (uomini: 2,1 vs 1,4; donne: 0,9 vs 0,7) e di assegnazione di codice bianco in pronto soccorso (uomini: 62,0 vs 32,7; donne: 52,9 vs 31,4).
CONCLUSIONI: i risultati dello studio mettono in evidenza disparità nell’accesso e negli esiti dell’assistenza sanitaria tra italiani e immigrati residenti. Il sistema nazionale di monitoraggio degli indicatori coordinato dall’INMP rappresenta un patrimonio informativo potenzialmente utile alle regioni per interventi di orientamento delle politiche sociosanitarie nella direzione dell’equità.