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11/09/2020

Traces of heavy metals in children toenails as a bio-indicator of environmental exposure in Forlì (Northern Italy): an observational study

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Riassunto

OBIETTIVI: osservare la concentrazione di metalli pesanti nelle unghie di bambini di 6-9 anni di età residenti nel territorio del Comune di Forlì.
DISEGNO:
indagine di biomonitoraggio.
SETTING E PARTECIPANTI:
nel mese di marzo 2017 sono stati raccolti 236 campioni, 221 dei quali sono stati considerati idonei. In questi, sono stati misurati i valori della concentrazione di 23 metalli.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME:
è stata condotta un’analisi spaziale, nella quale i soggetti sono stati ripartiti e valutati aggregando secondo il domicilio dei donatori nelle 4 macroaree in cui è suddiviso amministrativamente il territorio della città.
RISULTATI:
nelle 2 aree Est e Centro-Nord, comprendenti zona industriale, due inceneritori di rifiuti e autostrada, è stata trovata una concentrazione media di tutti i metalli del 60% superiore a quella delle aree Ovest e Sud. Test di confronto fra aree, in assenza di valori italiani di riferimento, sono stati eseguiti solo per alluminio (Al), cadmio (Cd), Ferro (Fe), manganese (Mn), rame (Cu) e zinco (Zn), risultati presenti con concentrazioni rilevabili in oltre il 50% dei soggetti. A Est sono stati osservati valori di concentrazione più elevati nel confronto con le altre aree, con differenze significative per Al (vs Nord+Centro), per Cu e Zn (vs Ovest) e per Al e Mn (vs Sud). Negli ulteriori confronti, il Nord+Centro mostra una concentrazione significativamente più elevata di Cu nei confronti dell’Ovest, che a sua volta ha concentrazione di Zn più elevata del Sud. Applicando una regressione di Tobit per valutare eventuali fattori di confondimento, si è osservata una globale correlazione al limite della significatività per la concentrazione di Mn nei ragazzi che fanno sport all’aria aperta e che consumano frutta e verdura coltivate in loco. Il consumo di frutta e verdura locali è ai limiti di significatività anche per il Cd.
CONCLUSIONI:
i dati ottenuti da questo studio osservazionale, spontaneo e autofinanziato, suggeriscono una possibile relazione tra l’esposizione a inquinanti ambientali e il conseguente accumulo di metalli nella unghie. Ulteriori e più approfonditi studi epidemiologici dovranno essere promossi per individuare le possibili fonti di inquinamento e per stimolare e programmare interventi preventivi.

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