The epidemiological surveillance of malignant mesothelioma in Italy (1993-2015): methods, findings, and research perspectives
INTRODUZIONE: in ragione dei rilevanti consumi di amianto dal secondo dopoguerra fino al bando del 1992, l’Italia è oggi uno dei Paesi maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie amianto correlate.
OBIETTIVI: lo scopo di questo contributo è di descrivere l’attività di sorveglianza epidemiologica dei casi incidenti di mesotelioma maligno svolta dal Registro nazionale dei mesoteliomi, di fornire un quadro aggiornato dell’occorrenza della malattia nel nostro Paese e di discutere i possibili sviluppi del sistema.
DISEGNO: analisi dei dati di un sistema nazionale di sorveglianzadei casi incidenti di mesotelioma maligno.
SETTING E PARTECIPANTI: Italia, tutte le regioni.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: in ogni regione d’Italia è attivo un Centro operativo (COR) per la rilevazione e la ricerca attiva dei casi incidenti di mesotelioma, su base di popolazione e a partire dalle strutture di diagnosi, ricovero e cura. Le modalità di esposizione sono definite tramite un questionario strutturato che indaga la storia professionale, residenziale e familiare del soggetto ammalato somministrato al soggetto o a un parente da parte di un intervistatore formato. Sono stati stimati i tassi standardizzati di incidenza e i più rilevanti parametri epidemiologici.
RISULTATI: con riferimento al periodo di incidenza 1993-2015, sono state trasmesse al Registro nazionale informazioni relative a 27.336 casi di mesotelioma maligno. Le modalità di esposizione ad amianto sono state investigate per 21.387 casi, pari al 78% dei casi registrati. È stata definita un’esposizione di natura occupazionale per 14.818 casi pari al 69% dei casi analizzati per l’esposizione.
CONCLUSIONI: l’esperienza italiana di sorveglianza epidemiologica dei casi incidenti di mesotelioma mostra la rilevanza di questo strumento per la programmazione sanitaria, la prevenzione di eventuali ancora possibili rischi di esposizione ad amianto nei luoghi di vita e di lavoro, l’efficienza del sistema di tutele e di assicurazione dei lavoratori. È auspicabile che l’esperienza di azione integrata fra enti centrali e regioni per la sorveglianza epidemiologica dei mesoteliomi si estenda all’insieme delle neoplasie di sospetta origine professionale.