Sviluppo di un modello concettuale di riferimento per l’interpretazione degli indicatori di monitoraggio degli screening oncologici nel Piano nazionale della prevenzione
OBIETTIVI: il Piano nazionale della prevenzione (PNP) pone alle regioni obiettivi per gli screening oncologici (cervice, mammella, colon retto): invio degli inviti a tutta la popolazione a rischio e aumento dell’adesione secondo lo standard LEA (50%, 60% e 50%, rispettivamente). Inoltre, per la cervice impone il passaggio al test HPV-DNA e per la mammella la definizione di percorsi di diagnosi e sorveglianza per le donne ad alto rischio eredo-familiare. Il PNP si è dotato di un sistema di monitoraggio e valutazione d’impatto delle politiche implementate. Per aiutare l’interpretazione dei cambiamenti osservati negli indicatori d’impatto è stato definito un modello concettuale.
METODI: da una revisione sistematica, la cornice DPSEEA (Driving Force-Pressure-State-Exposure-Effect-Action; Forze trainanti, Pressioni, Stato, Esposizione, Effetto, Azioni) è risultata la più adatta per verificare l’impatto delle politiche preventive. Identificate le dimensioni delle componenti del modello, sono stati definiti gli indicatori che possono coglierne i cambiamenti.
RISULTATI: nelle “forze trainanti” è stata inserita la fiducia nel sistema sanitario e il capitale sociale; nelle “pressioni”, la presenza di screening spontaneo e l’attività clinica concorrente, il commitment dei medici di medicina generale e dei medical leader, l’attitudine all’associazionismo, l’accordo fra le posizioni delle società scientifiche e le raccomandazioni adottate dai programmi; nello “stato”, la disponibilità di risorse umane, tecnologiche, capacità organizzativa, accessibilità; “l’esposizione” è “l’estensione” degli inviti e il grado di adesione, e influenza “l’effetto”, ovvero l’anticipazione diagnostica e il miglioramento della prognosi e riduzione dell’incidenza (cervice, colon retto). Le variazioni nella performance modificano l’effetto dell’estensione e dell’adesione.
CONCLUSIONI: il modello concettuale costruisce un quadro logico dove si possono collocare le azioni e i meccanismi attraverso i quali le azioni dovrebbero modificare estensione degli inviti, adesione e performance (qualità dello screening).