Articoli scientifici
28/02/2016

Studio epidemiologico di coorte residenziale su mortalità e ricoveri ospedalieri nell’area intorno all’inceneritore di San Zeno, Arezzo

, , , , ,

OBIETTIVI: valutare i rischi di mortalità e di ospedalizzazione in funzione dei livelli di inquinamento atmosferico di un inceneritore di rifiuti urbani attivo dal 2000, localizzato in un’area del Comune di Arezzo caratterizzata da altre sorgenti di inquinamento.
DISEGNO: studio di una coorte di residenti dal 2001 al 2010 con ricostruzione delle esposizioni ambientali per mezzo di stime di concentrazione del PM10 mediante il sistema modellistico ADMSURBAN. Sono state definite 3 classi di esposizione suddividendo la distribuzione del PM10 sulla base del 50° e dell’80° percentile. Le associazioni tra esposizioni ed esito, in particolare della classe più esposta rispetto a quella meno esposta, sono state stimate attraverso Hazard Ratio (HR) con intervallo di confidenza al 95% (IC95%) aggiustato per età, per deprivazione socioeconomica e per le altre esposizioni ambientali. Inoltre, è stato stimato il trend degli HR.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: rischi di mortalità e di ospedalizzazione per cause con un tempo di latenza congruente con il periodo di funzionamento dell’inceneritore.
RISULTATI: le analisi dei ricoverati mostrano un eccesso per le malattie cardiovascolari nella classe più esposta (n. 732; HR: 1,18; IC95% 1,06-1,32) con un trend degli HR (trend: 1,08; p=0,006), e un trend di HR per le malattie urinarie (trend: 1,13; p=0,063). Le analisi della mortalità hanno riportato un trend degli HR per la mortalità generale nei maschi (trend: 1,10; p=0,014), per le malattie cardiovascolari sempre nei maschi (trend: 1,15; p=0,036), per le malattie respiratorie nelle femmine (trend: 1,30; p=0,098) e un eccesso per malattie respiratorie acute nelle femmine più esposte (n. 11; HR: 2,54; IC95% 0,84-7,68).
CONCLUSIONI: lo studio di coorte residenziale ha riscontrato un aumento del rischio di mortalità e ricovero ospedaliero associato alle emissioni dell’inceneritore. La sovrapposizione delle esposizioni ambientali non esclude un confondimento residuo e merita ulteriori indagini. Gli eccessi di malattie cardiovascolari e respiratorie rafforzano le limitate evidenze epidemiologiche preesistenti.

Approfondisci su epiprev.it Vai all'articolo su epiprev.it Versione Google AMP