Articoli scientifici
18/09/2017

Sovrappeso e obesità nella popolazione immigrata adulta residente in Italia

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OBIETTIVI: valutare i fattori sociodemografici e comportamentali associati al sovrappeso e all’obesità nella popolazione immigrata in Italia.
DISEGNO: studio trasversale basato sul campione rappresentativo della popolazione straniera residente in Italia dell’indagine Istat “Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri” 2011-2012.
SETTING E PARTECIPANTI
: lo studio è stato condotto sul sottocampione di 15.195 cittadini stranieri di età 18-64 anni, corrispondenti a una stima di 2.986.202 cittadini stranieri nella popolazione residente.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME
: l’esito in studio è stato rappresentato dalle condizioni di sovrappeso o obesità, identificate secondo i criteri dell’OMS, rispettivamente per valori di indice di massa corporea (IMC) uguali o maggiori di 25 e 30 kg/m2. L’IMC è stato calcolato a partire dalle informazioni su peso (in kg) e altezza (in cm) raccolte dal questionario. Attraverso un modello multivariato log-binomiale è stata valutata l’associazione tra sovrappeso/obesità e i seguenti fattori: genere, età, area di provenienza, anni di permanenza, condizione occupazionale, famiglia mista, livello di istruzione, tipo di alimentazione, abitudine al fumo.
RISULTATI
: tra la popolazione straniera residente in Italia complessivamente il 30,9% è in sovrappeso (40,3% degli uomini e 23,2% delle donne) e il 7,5% è obesa (nessuna differenza per genere). Il modello log-binomiale multivariato evidenzia una probabilità di sovrappeso/obesità minore per le donne (PRR: 0,65) e per le famiglie in cui sono presenti italiani (PRR: 0,80); la probabilità cresce con l’età: 35-45 anni (PRR: 1,48), 46-55 (PRR: 1,73), 56-64 (PRR: 1,77) ed è maggiore per una permanenza in Italia di 5-10 anni (PRR: 1,11) o ≥11 anni (PRR: 1,09), per i non occupati (PRR: 1,05) e i meno istruiti (PRR: 1,06). Rispetto agli europei la probabilità è minore tra chi proviene dall’Africa sub-sahariana (PRR: 0,89), dall’Asia centro-occidentale (PRR: 0,93) e maggiore tra gli americani (PRR: 1,08).
CONCLUSIONE
: il problema del sovrappeso/obesità tra gli immigrati ha dimensioni analoghe a quelle dei cittadini italiani, il che rappresenta un fattore di preoccupazione anche perché il peso demografico delle seconde generazioni è ormai rilevante. Sono auspicabili interventi di sanità pubblica multifattoriali, cioè in grado di agire sia sulle abitudini alimentari sia sulla promozione dell’attività fisica, diffusi all’interno delle singole comunità attraverso messaggi culturalmente orientati.

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