Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli alimenti dell’area rossa del Veneto
In una vasta area compresa tra le provincie di Vicenza, Verona e Padova, si è consumato negli anni a partire dal 1965 uno dei maggiori episodi di contaminazione ambientale da sostanze perfluoroalchiliche. La fonte principale di esposizione umana è stata l’acqua, sia tramite la falda acquifera sia tramite gli acquedotti che si approvvigionavano alla stessa falda (la cosiddetta zona rossa A e B). Il contributo degli alimenti all’esposizione umana è stato valutato ricorrendo a un campionamento condotto negli anni 2016-2017. Una valutazione complessiva è stata pubblicata dall’Istituto superiore di sanità. Disponendo dei dati relativi ai singoli campioni, è stato possibile valutare la presenza e l’entità della variabilità spaziale della contaminazione alimentare, globalmente e per le singole matrici. La contaminazione appare diffusa, ma gli alimenti contaminati si concentrano in alcune aree e questo pone importanti quesiti circa le modalità con cui questa distribuzione si è determinata.