Articoli scientifici
11/08/2016

Screening cervicovaginale con test HPV-DNA primario nella ASL 2 savonese: uno studio di popolazione

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OBIETTIVI: descrivere la performance e l’impatto sulla copertura della popolazione di un programma di screening organizzato che impiega il test per il Papillomavirus (HPV-DNA) primario in un’area in cui non è mai stato attivato un programma di screening organizzato con Pap test.
DISEGNO: studio di popolazione.
SETTING E PARTECIPANTI: programma di screening organizzato indirizzato alle donne di età 30-64 anni residenti nella provincia di Savona.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: copertura della popolazione target con Pap test e con test HPV-DNA, tasso di adesione all’invito, positività dell’HPV-DNA, proporzione di Pap test positivi (cellule squamose di significato incerto o più severo, ASC-US+), tasso di invio in colposcopia, valore predittivo positivo (VPP) della citologia di triage per neoplasia intraepiteliale di grado 2 o più severa (CIN2+), detection rate di CIN2+. Per la copertura sono stati analizzati i trend destagionalizzati della sorveglianza PASSI dal 2008 al 2014. Per la performance sono stati usati i dati del sistema informativo screening.
RISULTATI: dal dicembre 2011 al dicembre 2014 sono state invitate a sottoporsi a screening 48.852 donne, di cui 22.991 hanno aderito (48,4%). Ulteriori 968 donne hanno partecipato su base spontanea (totale donne testate: 23.959). L’HPV-DNA è risultato positivo in 2.000 donne (8,4%); la citologia di triage ha dato esito ASC-US+ per 968 donne (48,4%). L’adesione all’invito a ripetere il test HPV-DNA a 12 mesi delle donne con HPV-DNA positivo e citologia negativa è stata del 79,3% e la positività al test è risultata del 60,4%. Complessivamente sono state invitate a colposcopia 1.322 donne (5,5%) e 1.221 l’hanno eseguita. La detection rate complessiva per CIN2+ è stata pari al 6,2/1.000. Dal 2011 al 2014 i Pap test spontanei letti dall’anatomia patologica sono passati da 7.461/anno a 2.491/anno; la copertura del test ha registrato un trend positivo e si assesta negli ultimi anni all’83%, di cui il 43% è composto da test HPV-DNA.
CONCLUSIONI: l’adesione all’invito allo screening è stata soddisfacente in confronto alle precedenti esperienze avvenute in Liguria. Gli indicatori di performance confermano quanto osservato in altre esperienze italiane.

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