Articoli scientifici
03/04/2013

Rischio mobbing e assenze lavorative per malattia

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OBIETTIVO: valutare la relazione tra una condizione lavorativa che si configura come potenzialmente a rischio mobbing e l’assenteismo per malattia in un largo campione di lavoratori italiani.
DISEGNO:
studio cross-sectional realizzato mediante questionari autosomministrati.
SETTING E PARTECIPANTI:
8.992 lavoratori hanno compilato un questionario volto a rilevare la condizione di mobbing, la presenza di alcuni fattori potenzialmente stressogeni e i giorni di assenteismo per malattia nell’ultimo anno.
MISURE DI ESPOSIZIONE: potenziale stress e mobbing sono stati valutati tramite il questionario CDL 2.0.
PRINCIPALE MISURA DI OUTCOME:
giorni di assenteismo per malattia riferiti.
RISULTATI:
in media sono risultati 7,4 giorni all’anno di assenza dal lavoro per malattia, è emerso che il 7,2% dei rispondenti si trovava in una condizione lavorativa a rischio mobbing. I risultati ottenuti dalla regressione logistica indicano che in entrambi i generi essere in una condizione di mobbing è associato a maggior assenteismo per malattia, controllando per età, qualifica professionale, settore e natura giuridica dell’azienda e altri fattori psicosociali (uomini: OR =1,62; donne: OR =2,15).
CONCLUSIONE: il presente studio conferma che chi è esposto a una situazione lavorativa che si configura come potenziale mobbing riporta un maggior numero di giorni di assenza rispetto a chi non è esposto, anche aggiustando per altri fattori potenzialmente stressanti. I risultati del presente studio indicano che il mobbing è una condizione estrema di stress, indipendente dagli altri fattori stressanti. Intervenire a livello preventivo per evitare che scaturiscano situazioni di mobbing significa non solo intervenire per proteggere la salute dei lavoratori,ma anche evitare i costi sostenuti dall’organizzazione connessi all’assenza del lavoratore.

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