Relazione tra esercizio fisico e microbiota intestinale nell’essere umano: revisione sistematica
INTRODUZIONE: la relazione tra esercizio fisico e microbiota intestinale ha aperto nuove frontiere terapeutiche per numerose patologie infiammatorie. Tuttavia, vi è ancora molta incertezza sulle modalità di somministrazione dell’esercizio.
OBIETTIVI: revisionare la letteratura per colmare questa lacuna e analizzare la relazione tra la fitness cardiorespiratoria (CRF) e il microbiota.
DISEGNO: revisione sistematica della letteratura.
SETTING E PARTECIPANTI: sono stati inclusi studi che hanno coinvolto esseri umani sottoposti a programmi di esercizi di qualsiasi durata, intensità e tipologia. La ricerca è stata effettuata tramite PubMed, Scopus e Web of Science.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: l’outcome primario era la variazione nella composizione del microbiota intestinale
(α e β-diversità), mentre quello secondario il livello di CRF.
RISULTATI: sono stati inclusi 15 studi (tutti con PEDro scale ≤5) che hanno utilizzato l’allenamento aerobico isolato o abbinato a esercizi di forza. In generale, l’esercizio ha mostrato effetti positivi sul microbiota, influenzando la conta fecale di alcuni phyla batterici (in particolare Bacteroidetes, Firmicutes e Proteobacteria), con una debole tendenza alla proporzionalità nei confronti di durata e intensità dell’allenamento. Le evidenze a supporto degli effetti dell’esercizio sul microbiota intestinale e della relazione con la CRF sono, tuttavia, di bassa qualità.
CONCLUSIONI: nonostante le deboli evidenze a favore degli effetti della pratica dell’esercizio fisico sul microbiota intestinale, vi sono ancora molti aspetti che devono essere esplorati. In particolare, gli studi futuri dovranno avere maggiore qualità e rigore metodologico, uniformare i metodi di valutazione dell’outcome e determinare tipologia e soglie di intensità e durata degli interventi.