Posizione socioeconomica e aderenza alla terapia antiaggregante post angioplastica coronarica: uno studio epidemiologico a Roma
OBIETTIVI: valutare l’associazione tra la posizione socioeconomica (PSE) e l’aderenza alla terapia antiaggregante appropriata (TAA) post angioplastica coronarica transluminale percutanea (ACTP) nell’anno successivo alla dimissione.
DISEGNO: studio di coorte retrospettivo. Per ogni paziente è stato ricostruito il profilo prescrittivo della terapia antiaggregante nell’anno successivo alla dimissione. Il consumo di farmaci è stato misurato con la proporzione di giorni coperti (PDC). La PDC è stata calcolata dividendo il numero totale delle dosi definite giornaliere (DDD) dispensate per il tempo di follow-up del paziente. E’ stata considerata come TAA sia la terapia con acido acetilsalicilico (ASA) e Clopidogrel con PDC ≥75% sia la terapia singola basata su Clopidogrel con PDC ≥75%. Per misurare il livello di PSE è stato utilizzato un indicatore di piccola area (sezione di censimento) costruito utilizzando i dati individuali del censimento della popolazione 2001, che classifica la popolazione residente in 5 livelli (da 1 =PSE alta a 5 =PSE bassa).
SETTING E PARTECIPANTI: popolazione di 5.901 pazienti residenti a Roma, sottoposti a un primo intervento di ACTP nel biennio 2006-2007.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: proporzioni di pazienti aderenti alla TAA per i 5 livelli della PSE, nell’anno di follow-up e per semestre. Odds ratio (OR) grezzi e aggiustati come misura di associazione tra la PSE e aderenza alla TAA.
RISULTATI: il 76% della popolazione era costituito da uomini; il 43% aveva un livello di PSE medio-bassa o bassa. Nell’anno di follow-up l’aderenza alla TAA è stata del 65%; l’associazione con la PSE è risultata statisticamente significativa e con un trend log-lineare (OR PSE alta vs. PSE bassa: 1,26; IC95% 1,05-1,51; p trend =0,002).
CONCLUSIONI: l’aderenza alla TAA nell’anno successivo alla dimissione non è ottimale e scende maggiormente per i pazienti con PSE bassa. Dovrebbero essere identificate strategie per migliorare l’aderenza alla TAA, tenendo conto della natura multifattoriale della scarsa aderenza, in particolare della PSE del paziente.