Panoramica sui numeri del cancro in Italia
Introduzione: la descrizione della distribuzione geografica e degli andamenti temporali della patologia tumorale è rilevante per gli scopi di prevenzione e di miglioramento della qualità dell’assistenza: viene realizzata soprattutto grazie alle misure di incidenza derivate dai registri tumori (RT) di popolazione. Negli ultimi anni, questo compito è stato affidato, a livello nazionale, a stime e proiezioni “in tempo reale”, basate però su dati piuttosto datati. Alla luce del rilevante incremento dell’attività di registrazione e nelle more del percorso di istituzione della rete nazionale dei registri tumori, la recente pubblicazione del 12° volume di Cancer Incidence in Five Continents (CI5) rappresenta quindi una preziosa opportunità per aggiornare le stime di incidenza dei tumori in Italia, dando anche la possibilità di fornire valori di riferimento nazionali e per macroarea.
Obiettivi: approfondire la distribuzione dei tumori in Italia attraverso una dettagliata ricognizione e riorganizzazione dei dati più recenti dei registri tumori.
Materiali e metodi: sono stati acquisiti i dati dei registri tumori italiani presenti su CI5 relativi agli anni 2013-2017. Le popolazioni sono state verificate, corrette da errori e normalizzate alla ricostruzione censuaria Istat. La completezza dei dati dei RT è stata valutata attraverso il rapporto mortalità/incidenza applicato a potenziali dati non consolidati. Infine, sono stati calcolati i tassi specifici per età, i tassi standardizzati diretti di incidenza (TSD) e i tassi troncati degli adulti (35-64 anni) per 79 diverse neoplasie, per singolo RT e per macroarea. Per 23 RT sono stati effettuati confronti temporali con i dati 2008-2012.
Risultati: i tassi di incidenza mostrano un’estrema eterogeneità geografica: tra gli uomini il valore del TSD complessivo è compreso tra 584 per 100.000 nella provincia di Reggio Calabria e 809,9 per 100.000 nella provincia di Sondrio; tra le donne il TSD è massimo in Emilia-Romagna (540,5) e minimo nella provincia di Avellino (409,9). Il gradiente con tassi decrescenti da Nord a Sud appare chiaramente visibile solo per i tumori mammari femminili. Per i tumori polmonari, si osservano tassi più elevati per la città di Napoli in entrambi i generi. L’osservazione dei tassi polmonari maschili negli adulti conferma TSD massimi per le province di Caserta e Napoli con TSD troncati, pari a oltre il doppio dei TSD rilevati in Veneto. In generale, nel genere maschile si osserva un rilevante calo dei TSD di incidenza nel Nord Italia rispetto al quinquennio precedente; parte rilevante di questo andamento è dettato dalle dinamiche dei tumori polmonari: in netto calo in tutto il Centro-Nord tra gli uomini e in sostanziale incremento tra le donne.
Conclusioni: l’analisi ha mostrato la potenzialità conoscitiva associata alla disponibilità dei dati dei RT al fine di elaborare stime puntuali dei tumori in Italia e, in generale, l’importanza di poter acquisire e condividere dati e tassi di riferimento per ulteriori analisi. Dal punto di vista dell’epidemiologia dei tumori, emergono importanti indicazioni sulla distribuzione delle neoplasie che possono orientare la ricerca eziologica e la programmazione di prevenzione e assistenza: in questo senso, si segnala l’importanza di separare le province di Caserta e Napoli dall’area Sud nei modelli di stima e proiezione. Questa revisione, inoltre, ha rilevato criticità nei dati conferiti alla IARC e ha mostrato che il confronto e la verifica della qualità dei dati attraverso processi di controllo e audit deve rappresentare una prospettiva operativa concreta della rete nazionale dei registri.