Metodologia di valutazione degli impatti sulla salute delle politiche di gestione dei rifiuti solidi urbani: il progetto SESPIR
Il Progetto Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti (SESPIR) ha coinvolto, dal 2010 al 2013, cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia) e l’Istituto superiore di sanità. SESPIR è stato finanziato dal Ministero della salute nell’ambito del programma del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del 2010 con l’obiettivo di fornire metodologie e strumenti operativi per l’implementazione di sistemi di sorveglianza in materia di rifiuti e salute volti alla valutazione dell’impatto del ciclo di trattamento dei rifiuti solidi urbani sulla salute della popolazione, tenendo conto delle differenze informative presenti sul territorio nazionale.
Tra gli obiettivi specifici, oltre a un aggiornamento delle conoscenze di letteratura disponibili in materia di effetti sulla salute della gestione dei rifiuti solidi urbani e la realizzazione di studi locali specifici, era prevista la valutazione degli impatti sulla salute derivanti dalla presenza di impianti di smaltimento legati ai possibili scenari regionali di gestione rifiuti.
Queste attività hanno permesso la messa a punto di strumenti di analisi propri della valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario e della loro applicazione, facendo uso di basi di dati correnti anagrafici, ambientali e sanitari.
Nel presente articolo viene illustrata la metodologia adottata per la stima quantitativa degli impatti sulla salute delle popolazioni residenti in prossimità di inceneritori, discariche e impianti di trattamento meccanico biologico. Sono analizzati tre differenti scenari temporali: il primo relativo agli impianti presenti nel periodo 2008-2009 (scenario di base), il secondo basato sui piani regionali in materia di rifiuti e il terzo riferito a una possibile politica virtuosa di gestione dei rifiuti solidi urbani attraverso la riduzione della produzione e una intensa politica di recupero.