Articoli scientifici
08/05/2023

Long-term exposure to ambient air pollution and the incidence of SARS-CoV-2 infections in Italy: The EpiCovAir study

, , , , , , , ,

Introduzione: dall’inizio della pandemia di SARS-CoV-2 nel 2020, in Italia si sono verificate diverse ondate di casi. Il ruolo dell’inquinamento atmosferico è stato ipotizzato e indagato in diversi studi. Tuttavia, ad oggi, il ruolo dell’esposizione cronica agli inquinanti atmosferici sull’incidenza di infezioni da SARS-CoV-2 è ancora dibattuto.
Obiettivi: valutare l’associazione fra esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici e incidenza di infezioni di SARS-CoV-2 in Italia.
Disegno: è stato applicato un modello di esposizione all’inquinamento atmosferico basato su dati satellitari con risoluzione di 1 km2 per l’intero territorio nazionale e sono state calcolate le concentrazioni medie pesate sulla popolazione per il particolato atmosferico sia con diametro inferiore a 10 micron (PM10) sia con diametro inferiore a 2.5 micron (PM2.5) e per il biossido d’azoto (NO2) per ogni comune, come stima dell’esposizione cronica. È stata applicata l’analisi delle componenti principali (PCA) a più di 50 covariate (geografia e topografia, densità di popolazione, mobilità, stato di salute della popolazione, stato socioeconomico) per tenere conto dei principali determinanti della distribuzione spaziale dei tassi di incidenza di infezioni di SARS-CoV-2. Inoltre, sono state utilizzate informazioni dettagliate sulla mobilità intracomunale e intercomunale durante il periodo della pandemia. È stato applicato un disegno ecologico longitudinale misto con le unità di studio costituite da singoli comuni in Italia. Sono stati stimati modelli generalizzati a binomiale che controllano per età, sesso, provincia, mese, variabili PCA e densità di popolazione.
Setting e partecipanti: dati individuali delle infezioni di SARS-CoV-2 diagnosticate in Italia da febbraio 2020 a giugno 2021 segnalate alla Sorveglianza integrata italiana di COVID-19.
Principali misure di outcome: incrementi percentuali del tasso di incidenza e corrispondenti intervalli di confidenza al 95% (IC95%) per incremento unitario nell’esposizione.
Risultati: sono stati analizzati 3.995.202 casi di COVID-19 nei 7.800 comuni (popolazione totale: 59.589.357 abitanti). L’esposizione cronica a PM2,5, PM10 e NO2 è risultata significativamente associata al tasso di incidenza delle infezioni di SARS-CoV-2. In particolare, l’incidenza di COVID-19 aumenta di 0,3% (IC95% 0,1%-0,4%), 0,3% (0,2%-0,4%) e 0,9% (0,8%-1,0%) per incrementi di 1 μg/m3 nei valori di PM2,5, PM10 e NO2, rispettivamente. Le associazioni risultano più elevate negli anziani e durante la seconda ondata pandemica (settembre 2020-dicembre 2020). Analisi di sensibilità confermano i risultati principali, in particolare per l’NO2.
Conclusioni: questo studio mostra evidenza di associazione fra esposizione cronica agli inquinanti atmosferici e l’incidenza di infezioni da SARS-CoV-2 in Italia.

Vai all'articolo su epiprev.it Versione Google AMP