Lo screening prenatale e la prevalenza dell’infezione da epatite B nelle donne in gravidanza nelle Marche: differenze tra gruppi etnici
OBIETTIVI: valutare lâepidemiologia dellâinfezione da epatite B nelle gestanti che vivono nelle Marche, in base alla provenienza.
DISEGNO: studio osservazionale trasversale condotto da maggio 2011 ad aprile 2012 che ha coinvolto 13 dei 15 centri nascita delle Marche.
SETTING E PARTECIPANTI: i dati sierologici dellâinfezione da epatite B sono stati ottenuti durante lâesecuzione dello screening prenatale obbligatorio. Il numero totale delle gestanti è di 10.232, di cui 7.669 di nazionalità italiana (74,9%) e 2.563 straniere (25,1%).
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: tasso di adesione allo screening sierologico prenatale e prevalenza dellâinfezione da epatite B in gestanti italiane e straniere. I limiti di confidenza al 95% sono stati calcolati utilizzando il metodo esatto per le proporzioni. Il test per le proporzioni è stato applicato per effettuare i confronti fra gruppi, utilizzando un livello di significatività pari a 0,05.
RISULTATI: il tasso di adesione allo screening sierologico prenatale e la prevalenza complessiva dellâinfezione da epatite B in gravidanza sono stati 98,6% e 0,8%, rispettivamente. Nelle donne straniere rispetto alle autoctone le differenza dellâadesione allo screening e della prevalenza dellâinfezione sono significative (96,7% vs. 99,3% e 2,7% vs. 0,2%). La prevalenza più elevata è stata osservata nelle donne in gravidanza provenienti dalla regione del Pacifico occidentale, dallâEuropa dellâEst e dallâAfrica (7,0%, 4,0% e 3,3%, rispettivamente). Più della metà dei casi di gestanti positive allâantigene di superficie dellâepatite B sono originarie dellâAlbania e della Cina (60,6%). La prevalenza per lâinfezione da epatite B è stata significativamente più alta nelle donne provenienti dalla Cina (8,1%), dallâAlbania (7,7%), dallâUcraina (7,2%) e dal Senegal (6,1%).
CONCLUSIONI: lo studio sottolinea la necessità di organizzare interventi mirati per facilitare lâaccesso ai programmi di screening prenatale alle donne straniere per un migliore controllo dellâinfezione da epatite B nelle Marche.