Articoli scientifici
05/06/2012

Impatto delle avvertenze riportate sui pacchetti di sigarette in funzione della dipendenza dal fumo di tabacco e del desiderio di smettere in un campione di fumatori

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Obiettivo: verificare l’impatto dei messaggi sui pacchetti di sigarette in termini di disassuefazione dall’abitudine al fumo e di riduzione del numero di sigarette fumate quotidianamente, considerando il grado di dipendenza e la volontà di smettere. Inoltre, confronta quale tipologia di avvertenze sui pacchetti impressioni di più:  forma testuale o con immagini realistiche di pazienti affetti da patologie derivanti dal fumo.
Disegno: studio di prevalenza (inchiesta).
Setting e partecipanti: interviste a un campione opportunistico di fumatori maggiorenni residenti nella provincia di Roma effettuate nelle sale d’attesa degli ambulatori di medicina generale di Morlupo e di ortopedia del Policlinico Umberto I di Roma (giugno e settembre 2010).
Principali misure di outcome: si è misurato l’effetto delle etichette in uso in Italia sull’abitudine al fumo con i quesiti autoriferiti sulla riduzione del numero di sigarette fumate quotidianamente, sul cambio di abitudini e sulla cessazione temporanea di fumare. Si è misurato il potenziale effetto delle etichette con immagini chiedendo ai fumatori se queste comunicassero maggiormente i danni alla salute e se cambierebbero marca nel caso venissero stampate sul proprio pacchetto.
Risultati: compilati 270 questionari. Grazie alle scritte sui pacchetti, il 95% dei fumatori ha recepito informazioni sui danni del fumo, il 14% (34) dichiara di aver diminuito temporaneamente il numero di sigarette fumate e il 5% (12) di aver tentato di smettere. Il 45% non conosce il reale impatto sulla salute delle sigarette leggere e il 49%, in seguito alle scritte, è passato a fumare quelle più leggere. Sono maggiormente influenzati dalle avvertenze sui pacchetti i fumatori più anziani (OR=2,54; IC95% 1,05-6,17), i più motivati a smettere (OR=2,92; IC95% 1,17-7,30), chi ha mostrato disagio per gli abiti maleodoranti di tabacco (OR=3,57; IC95% 1,41-9,00), chi reputa importanti i messaggi (OR=4,93; IC95%1,55-15,71), chi ha modificato le proprie abitudini a seguito degli avvertimenti (OR=3,31; IC95% 1,10-9,99).
Il 47% pensa che una combinazione di scritte e immagini sia più efficace e le donne più degli uomini cambierebbero marca se vi fossero immagini shock (OR=2,54; IC95% 1,41-4,56).
Conclusione: emergerono aspetti positivi legati all’introduzione delle etichette sui pacchetti: la quasi totalità dei fumatori ha recepito informazioni sui danni del fumo, il 14% ha ridotto il consumo di sigarette e il 5% ha tentato di smettere. La  conoscenza dell’effetto delle sigarette leggere, ritenute erroneamente meno dannose, è scarsa. E’ riconosciuta da oltre la metà dei fumatori l’importanza delle etichette nel comunicare i rischi per la salute dovuti al fumo. Le donne sono maggiormente impressionate dalle immagini sui pacchetti.

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