Impatto del caldo e del freddo sulla mortalità per causa in Italia
Obiettivi: stimare l’impatto dell’esposizione giornaliera a temperature dell’aria estreme (caldo e freddo) sulla mortalità causa-specifica della popolazione italiana in base al livello di urbanizzazione del comune di residenza.
Disegno: analisi di serie temporali in due stadi: nel primo sono stati applicati modelli di regressione multipla di Poisson comune-specifici e modelli non lineari a lag distribuiti (DLNM) per definire l’associazione tra temperatura e mortalità; nel secondo i risultati di modelli meta-analitici hanno permesso la stima di coefficienti BLUP (Best Linear Unbiased Prediction) a livello provinciale, utilizzati per il calcolo delle Frazioni Attribuibili dei decessi causa-specifici.
Setting e partecipanti: sono stati analizzati i decessi per causa durante il periodo 2006-2015 per l’intero territorio italiano e separatamente per regione.
Principali misure di outcome: sono stati analizzati 5.648.299 decessi, suddivisi per causa. Sono riportate le frazioni (e i relativi intervalli di confidenza empirici al 95%) di decessi attribuibili a incrementi dal 75° al 99° percentile della temperatura, per il caldo, e a decrementi dal 25° al 1° percentile per il freddo.
Risultati: l’impatto delle temperature sulla mortalità per causa è maggiore quando si considera il caldo rispetto al freddo in Italia. Per il caldo, la frazione attribuibile è più elevata per le malattie neurologiche (3,6% IC95%: 1,9-4,9) e disturbi mentali (3,1% IC95%:1,7-4,4), mentre per il freddo per cause ischemiche (1,3% IC95%:1,1-1,6) e per diabete (1,3% IC95%: 0,7-1,8). Per livello di urbanizzazione, si sono osservati valori confrontabili tra le aree urbane e rurali per il freddo, mentre per il caldo è emersa una possibile maggiore vulnerabilità nelle aree rurali.
Conclusioni: i risultati sono rilevanti per l’implementazione e la promozione di misure di prevenzione e risposta alle temperature estreme in aumento secondo scenari futuri di cambiamento climatico. Le evidenze disponibili possono fornire la base per identificare le aree e i sottogruppi di popolazione più vulnerabili su cui indirizzare i piani di adattamento attuali e futuri al caldo e al freddo in Italia.