Articoli scientifici
10/11/2016

Il contributo dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (AIEOP)

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Fin dal 1972, i pazienti in età pediatrica con neoplasia hanno potuto beneficiare di protocolli multicentrici diagnosticoterapeutici attivati dall’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (AIEOP), utilizzati dapprima in pochi centri specializzati, poi nella quasi totalità dei centri oncoematologici pediatrici italiani. La necessità di un attento monitoraggio della propria attività ha indotto l’AIEOP a realizzare, nel 1989, un archivio nazionale (Mod.1.01) su base ospedaliera dei casi di tumore maligno diagnosticati nei centri aderenti, in modo da quantificare il numero di casi diagnosticati e/o trattati nei diversi centri, l’adesione o meno ai protocolli diagnostico-terapeutici ufficiali e la migrazione extraregionale. L’archivio, che dal 2000 è accessibile in rete agli attuali 55 centri AIEOP, arruola annualmente circa 1.400 bambini (0- 14 anni) e 200 adolescenti (15-19 anni); mentre i primi rappresentano oltre il 90% dell’atteso, i secondi appena il 25%. Le forme di tumore più frequenti sono le leucemie (30% dei casi), i tumori del sistema nervoso centrale e i linfomi (ciascuno il 18% dei casi). Nei bambini prevalgono le leucemie (34%), soprattutto quelle linfoblastiche acute (26%), seguite dai tumori del sistema nervoso centrale (18%); negli adolescenti prevalgono i linfomi (30%), soprattutto quelli di Hodgkin (22%), seguiti dai sarcomi ossei (16%). L’arruolamento dei casi registrati nei protocolli AIEOP risulta complessivamente buono sia per i bambini (70%) sia per gli adolescenti (60%). La migrazione extraregionale dei casi per la diagnosi e/o la terapia è andata diminuendo nel tempo, risultando attualmente circa il 20%, più elevata negli adolescenti, nei tumori solidi e nei residenti al Sud e nelle isole. Si è assistito, invece, a un aumento dei casi di nati e residenti all’estero che vengono ricoverati nei centri AIEOP per la diagnosi e/o il trattamento, che attualmente rappresentano circa il 5% di tutti i casi. Questi risultati confermano che l’archivio AIEOP può essere un valido strumento di ricerca epidemiologia sui tumori in età pediatrica in Italia.

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