Articoli scientifici
30/12/2015

Il cibo e la prognosi dei tumori

Il Su-Wen (Huang-Di Nei-Jing Su-Wen, il classico di medicina interna dell’imperatore giallo) spiega che la malattia viene generata quando le condizioni esterne (scatenanti) e quelle interne (agevolatrici) coincidono. Le condizioni esterne (vento, freddo, aridità, umidità, caldo, fuoco, a cui l’oncologia moderna aggiungerebbe virus, radiazioni e sostanze cancerogene) non sono sufficienti a far ammalare chiunque: non tutti prendono un raffreddore quando fuori fa freddo, non tutti i fumatori si ammalano di cancro polmonare. E’ più probabile che la malattia insorga se l’omeostasi del corpo è compromessa. Nel Su-Wen questa maggiore suscettibilità e vulnerabilità è espressa come vuoto di Zeng- Qi, che si riferisce a un difetto delle funzioni necessarie affinché il corpo mantenga l’omeostasi, le sue normali condizioni di equilibrio, che nella visione moderna sono garantite dal sistema immunitario, dal sistema nervoso autonomo e dal sistema ormonale. Secondo il Su-Wen, le cause fondamentali del vuoto di Zeng-Qi sono una dieta squilibrata, l’esaurimento, la curvatura della spina dorsale e le sette emozioni (variamente descritte come paura, ira, gioia-amore, pensosità-rimuginazione, tristezza-lutto, odio, desiderio) e la medicina tradizionale cinese comprende un ampio sistema di cure per queste condizioni. Perché un tumore si manifesti occorre che una cellula sia stata iniziata con mutazioni del DNA, generalmente da cause esterne, e che trovi condizioni interne opportune, un ambiente favorevole alla sua sopravvivenza e proliferazione: difese immunitarie ridotte, elevata disponibilità di glucosio, stato infiammatorio cronico, concentrazione elevata di fattori di crescita. E’ ragionevole ipotizzare che le condizioni interne influenzino anche il successo delle terapie (esterne) e la probabilità di guarigione.

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