Food, Health, and Mitigation of Climate change in Italy
Obiettivi: saggiare l’ipotesi che un modello alimentare sostenibile per l’ambiente secondo i criteri EAT-Lancet sia associato a un minor rischio di mortalità generale rispetto a un modello poco sostenibile, considerando che le diete più sostenibili sono quelle associate a bassi livelli di emissioni di gas serra e a un ridotto utilizzo del territorio.
Disegno: studio di coorte.
Setting e partecipanti: lo studio si basa sulle informazioni alimentari raccolte e sul follow-up effettuato nella coorte EPIC Italy (n. 47.749).
Principali misure di outcome: sono stati stimati gli hazard ratio (HR) per la mortalità per tutte le cause e per l’incidenza di tumori maligni.
Risultati: modelli alimentari sostenibili per l’ambiente secondo i criteri EAT-Lancet sono associati a un rischio ridotto di mortalità generale e di incidenza di tumori maligni in EPIC Italy (modelli di Cox aggiustati per variabili confondenti e stratificati per sesso). Suddividendo la popolazione in quartili sulla base delle emissioni di gas serra e dell’uso del territorio associati con la dieta, così come per un nuovo indice, l’EAT-Lancet distance index (EatDI), si è osservato che il rischio di decesso aumenta all’aumentare delle emissioni di gas serra, di uso del suolo e del valore di EatDI. Anche per quanto riguarda l’incidenza di tutti i tumori, si nota un aumento di incidenza nei quartili più elevati di emissione di gas serra, di utilizzo del territorio e di EatDI.
Conclusioni: il presente studio fornisce evidenze di come le abitudini dietetiche sostenibili possano simultaneamente avere un impatto positivo sul pianeta e fornire importanti co-benefici per la salute. Più precisamente, i risultati dello studio suggeriscono che una dieta associata a basse emissioni di gas serra e che richiede un limitato uso del territorio può anche portare a una riduzione del rischio di mortalità e di incidenza di tumori.