Articoli scientifici
17/11/2021

Evaluation of the anti-COVID-19 vaccination campaign in the Metropolitan Area of Milan (Lombardy Region, Northern Italy)

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OBIETTIVI: valutare l’adesione alla campagna vaccinale anti COVID-19 nel territorio dell’Agenzia per la tutela della salute (ATS) della Città metropolitana di Milano ATS di Milano tra il 01.01.2021 e il 30.09.2021.
DISEGNO: studio descrittivo dell’adesione alla vaccinazione; studio predittivo dei fattori associati all’adesione e all’efficacia sul campo della vaccinazione in termini di ricovero e di mortalità e dei fattori che incrementano il rischio di ricovero tra i vaccinati.
SETTING E PARTECIPANTI: studio di popolazione basato sui residenti di età superiore ai 18 anni eleggibili per la vaccinazione (n. 2.981.997). L’integrazione di diverse fonti amministrative di ambito sanitario ha permesso di risalire alle caratteristiche sociodemografiche e agli esiti di ricovero per COVID-19 e mortalità generale dei soggetti eleggibili per la vaccinazione.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: vaccinazione completa (doppia dose), ricovero per COVID-19, ricovero per COVID-19 oltre 15 giorni successivi alla seconda dose, mortalità generale.
RISULTATI: nei primi nove mesi di campagna vaccinale, si è sottoposto al ciclo completo di vaccinazione il 74,7% della popolazione eligibile (n. 2.228.915), con il 15,6% (n. 465.829) non sottoposto nemmeno alla prima dose. Le donne hanno una probabilità più bassa di vaccinarsi rispetto agli uomini; le classi di età 50-59 e 70+ emergono come le più problematiche da raggiungere, mentre quella più giovane (<40) risulta la più aderente. Si denota la presenza di un gradiente sociale, con i soggetti residenti in aree più svantaggiate progressivamente meno aderenti rispetto a coloro che vivono in aree più agiate. L’accesso è maggiore nelle persone di cittadinanza italiana e aumenta progressivamente in corrispondenza del numero di cronicità presenti. Gli eventi di ricovero attribuibili a COVID-19 ammontano all’1,22% (n. 5.672) nella popolazione non vaccinata rispetto allo 0,05% (n. 1.013) della popolazione vaccinata; la mortalità generale riguarda il 4,51% (n. 15.198) dei non vaccinati contro lo 0,32% (n. 8.733) dei vaccinati. I fattori sociodemografici e la presenza di problematiche di salute pregresse sono importanti predittori di esiti di ricovero anche all’interno della popolazione sottoposta a doppia dose vaccinale. Nello specifico, gli hazard ratio più elevati si riscontrano nei soggetti con scompenso cardiaco (HR 2,149; IC95% 1,827-2,527), nei pazienti immunocompromessi (HR 2,020; IC95% 1,515-2,693) e nei trapiantati (HR 1,917; IC95% 1,104-3,327).
CONCLUSIONI: l’adesione alla campagna vaccinale risente delle caratteristiche sociodemografiche della popolazione e risulta un fattore determinante nel prevenire le ospedalizzazioni per COVID-19 e i decessi. Il persistente rischio di ospedalizzazione, più elevato nei soggetti cronici, in seguito alla seconda dose mette in evidenza la necessità di indirizzare le dosi booster verso i soggetti più fragili. I sistemi informativi si rilevano efficaci strumenti di monitoraggio in assenza di trial specifici. 

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