Articoli scientifici
24/04/2018

Effetti sulla salute a medio e lungo termine del terremoto dell’Aquila del 2009 e di altri terremoti avvenuti in Paesi ad alto reddito: una revisione sistematica della letteratura

, , , , , , ,

OBIETTIVI: descrivere i principali aspetti metodologici nello studio degli effetti di salute a medio e lungo termine dei terremoti, distinguendo gli studi condotti dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 e quelli condotti dopo terremoti avvenuti in Italia e in altri Paesi ad alto reddito.
DISEGNO: un confronto sistematico tra gli studi eseguiti per misurare gli effetti sulla salute del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 e studi simili condotti dopo altri terremoti.
METODI: sono state eseguite ricerche in MedLine, Scopus e in 6 fonti di letteratura grigia. Sono stati inclusi studi riportanti indicatori di salute misurati a partire da un mese dopo un terremoto avvenuto in Paesi ad alto reddito e con almeno un gruppo di controllo temporale o geografico.
RISULTATI: dai 2.976 titoli ottenuti dall’applicazione dei criteri di ricerca sono stati selezionati 13 studi riguardanti il terremoto dell’Aquila e 51 riguardanti altri terremoti avvenuti in Paesi ad alto reddito. I terremoti dell’Aquila e di Kobe e Hanshin-Awaji (Giappone, 17 gennaio 1995) sono stati i più studiati. Gli studi riguardanti L’Aquila hanno un disegno prevalentemente trasversale (7/13), una numerosità campionaria mediana di 1.240 soggetti e un tempo di osservazione mediano di 24 mesi. Gli studi riguardanti gli altri terremoti utilizzando più frequentemente un disegno a serie temporale (19/51), una numerosità campionaria mediana di 320 soggetti e un tempo di osservazione mediano di 15 mesi.
CONCLUSIONI: il terremoto dell’Aquila è stato ampiamente studiato anche in relazione agli altri terremoti. Si è notato un maggiore studio della salute mentale e un minore approfondimento di mortalità, effetti cardiovascolari e impatto sui sistemi sanitari rispetto agli altri terremoti. Un maggiore utilizzo dei dati correnti potrebbe essere utile alla pianificazione di futuri piani di sorveglianza epidemiologica.

Vai all'articolo su epiprev.it Versione Google AMP