Distanza dalle strutture ospedaliere e mortalità per infarto miocardico acuto (IMA) in Sicilia
OBIETTIVI: descrivere l’effetto della distanza tra il Comune di residenza e il Comune più prossimo con almeno una struttura ospedaliera sulla mortalità extra ospedaliera per infarto miocardico acuto (IMA).
Disegno: analisi descrittiva di mortalità attraverso l’utilizzo di un database ottenuto tramite record linkage.
SETTING E PARTECIPANTI: Comuni siciliani, 4.999 soggetti deceduti per IMA negli anni 2009-2011, esclusi i soggetti ricoverati nei 15 giorni precedenti al decesso.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: tassi di mortalità extra ospedaliera per IMA per Comune di residenza, al netto dei soggetti ricoverati nei 15 giorni precedenti al decesso.
RISULTATI: nel periodo 2009-2011, 7.473 soggetti sono morti per IMA in Sicilia. 4.999 persone fra i soggetti deceduti non hanno subìto un ricovero nei 15 giorni precedenti all’evento di morte; 2.001 di questi risiedevano in Comuni caratterizzati da una grande distanza dal Comune più vicino con almeno una struttura ospedaliera (a oltre 17 minuti di distanza in termini di tempi di percorrenza). Dopo la standardizzazione per età, genere e status socioeconomico, è stato riscontrato un rischio di mortalità extra ospedaliera per IMA per soggetti residenti nei Comuni più distanti dalle strutture ospedaliere del 27% in più rispetto a coloro che risiedono in comuni con almeno una struttura ospedaliera.
CONCLUSIONE: i tassi di mortalità extra ospedaliera per IMA sono associati alla distanza tra la residenza del paziente e le strutture ospedaliere. Tuttavia, nello studio di tale associazione, oltre ai limiti insiti nel calcolo della distanza (valutata solo a livello comunale), non si tiene conto di aspetti legati alla gravità dell’episodio di IMA, nonché di altri aspetti legati alla storia clinica del deceduto. Sono necessari ulteriori studi per analizzare con maggior dettaglio le ragioni di tale associazione e approfondire la relazione tra distanza e mortalità (intra ed extra ospedaliera). Cionondimeno, i risultati presentati possono fornire indicazioni per le politiche di gestione dei servizi sanitari.