Articoli scientifici
23/12/2020

Diabete e trattamento farmacologico con ipoglicemizzanti possono essere considerati fattori di rischio per gli esiti di salute in soggetti COVID-19? I risultati di uno studio nella popolazione residente in Sicilia

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OBIETTIVI: valutare gli effetti della pregressa condizione di diabete e dell’uso dei farmaci antidiabetici nella popolazione siciliana su diversi esiti della malattia COVID-19.
DISEGNO:
studio osservazionale retrospettivo basato sull’uso dei dati derivanti dal sistema di sorveglianza dedicato al monitoraggio dell’epidemia di COVID-19 sul territorio e da quelli dei flussi informativi correnti sulla dispensazione dei farmaci alla popolazione residente.
SETTING E PARTECIPANTI:
sulla base della disponibilità dei dati e delle informazioni prodotte dai servizi sanitari territoriali e gestite a livello centrale dall’Osservatorio epidemiologico della Sicilia, è stato possibile calibrare lo studio sull’intero territorio regionale comprendendo tutta la popolazione residente in Regione e distinguendo per genere e fascia d’età.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME:
sono stati indagati i rischi di incidenza cumulativa per COVID-19 in soggetti che presentavano comorbidità per patologia diabetica sul confronto con soggetti non diabetici. Sulla base del medesimo confronto, sono stati indagati i rischi dei pazienti diabetici di incorrere in un ricovero ospedaliero per COVID-19, di essere trattato all’interno di un reparto di terapia intensiva e la letalità. Inoltre, è stato indagato il ruolo dei trattamenti pregressi con farmaci antidiabetici rispetto a ciascuno degli esiti in studio.
RISULTATI:
in Sicilia, dal 01.03.2020 al 26.06.2020 sono stati diagnosticati 172 casi di malattia COVID-19 con pregressa comorbidità per diabete. I dati non hanno messo in evidenza alcuna differenza nell’incidenza cumulativa per COVID-19 tra i soggetti diabetici (64,2 per 100.000 abitanti) e i non diabetici (56,9 per 100.000 abitanti). La comorbidità pregressa per diabete rappresenta una condizione di rischio nella sola popolazione con età inferiore a 80 anni sia negli uomini sia nelle donne per ricovero ospedaliero per COVID-19 (uomini: OR 2,62; donne: OR 4,31), per il trattamento in terapia intensiva (uomini: OR 4,41; donne: OR 7,74) e per la letalità (uomini: OR 5,21; donne: OR 5,92). L’analisi del pregresso utilizzo di farmaci antidiabetici ha individuato nell’insulina un rischio maggiore sul ricovero ospedaliero (OR 2,13) e nelle sulfaniluree/glinidi per il ricorso all’assistenza in terapia intensiva, mentre la metformina sembra rappresentare un fattore di rischio nei confronti del decesso, indipendentemente se prescritta in monocomponente (OR 0,44) o in combinazione con altri antidiabetici (OR 0,44).
CONCLUSIONI:
la disponibilità dei dati ha permesso di monitorare l’occorrenza e di esplorare alcune caratteristiche dei casi con diagnosi di COVID-19 residenti in Sicilia. Il diabete mellito sembrerebbe non rappresentare un fattore di rischio per l’infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione siciliana, mentre la pregressa condizione di diabete sembrerebbe determinare un maggiore ricorso al ricovero ospedaliero, al trattamento in terapia intensiva e alla letalità, soprattutto tra le persone con meno di 80 anni. Si osservano, inoltre, differenze di genere con rischi quasi doppi nelle donne solo per ospedalizzazione e cure in terapia intensiva. Anche tra i diversi farmaci antidiabetici indagati, sono stati messi in evidenza rischi per l’ospedalizzazione e il ricovero in terapia intensiva, ma un effetto protettivo per i decessi. Questo studio rappresenta un importante strumento per l’attivazione di programmi di intervento sul territorio rivolti alle popolazioni a maggiore rischio per la salute dagli effetti di questa nuova epidemia.

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