Creazione di un database integrato per lo studio dei tumori maligni nei pazienti con infezione da HIV nell’ASL di Brescia nel periodo 1999-2009
OBIETTIVO: completare il database clinico utilizzato per il follow-up delle persone sieropositive di età â¥18 anni residenti nei comuni dellâASL di Brescia e seguite presso la Clinica di malattie infettive e tropicali di Brescia, con diagnosi di tumore maligno nel periodo 1999- 2009.
DISEGNO: sono state revisionate tutte le diagnosi di tumore maligno riportate nel database elettronico della Clinica di malattie infettive e tropicali (fonte A) nel periodo 1999-2009, integrate con i dati contenuti in altre due fonti: il database dellâAzienda sanitaria locale (ASL, fonte B) e il Registro tumori dellâASL di Brescia (fonte C).
SETTING E PARTECIPANTI: tutti i soggetti con diagnosi di infezione da HIV residenti nei comuni dellâASL di Brescia seguiti nella Clinica di malattie infettive e tropicali degli Spedali civili di Brescia. Il database è stato completato con le diagnosi di tumore maligno successive alla diagnosi di HIV e comprese nellâintervallo temporale che va dallâ1.1.1999 al 31.12.2009. La diagnosi di tumore maligno doveva essere presente contemporaneamente in almeno due delle tre fonti considerate; in caso ditumore riportato in una sola fonte, sono stati considerati i referti anatomopatologici oppure quelli confermati direttamente dal paziente stesso.
RISULTATI: dalla fonte A sono state estrapolate 339 diagnosi di neoplasia, alle quali sono stati aggiunti 82 ulteriori casi forniti dalle fonti B e C, per un totale di 421 tumori maligni riferibili a 391 pazienti. La metà delle diagnosi era presente in tutti e tre i database di partenza. Tra i tumori AIDS definenti (n. 200; 47,5%), il sarcoma di Kaposi e il linfoma non-Hodgkin sono risultati i più frequenti (22,8% e 22,33%; rispettivamente). Tra i tumori non AIDS definenti (n. 221; 52,5%), quelli maggiormente riscontrati sono stati i tumori maligni della cute diversi dal melanoma (n. 41; 9,74%), i tumori del fegato (n. 34; 8,08%) e il linfoma di Hodgkin (n. 31; 7,36%).
CONCLUSIONI: la creazione di un unico database di pazienti con infezione daHIV, completato con le diagnosi di tumori maligni dal 1999 al 2009 attraverso lâintegrazione di tre fonti diverse, rappresenta uno strumento dalle grandi potenzialità che continuerà a essere regolarmente completato e aggiornato. Sarà di aiuto nella gestione clinica dei pazienti e, tramite la raccolta dei dati sociodemografici e clinici dei soggetti inclusi, sarà possibile condurre ulteriori studi clinici ed epidemiologici.