COVID-19-like symptoms and their relation to the SARS-CoV-2 epidemic in children and adults of an Italian birth cohort
OBIETTIVI: indagare la prevalenza dei sintomi tipici del COVID-19 nella popolazione pediatrica e adulta durante la prima ondata epidemica di SARS-CoV-2 che ha colpito l’Italia nella primavera 2020; valutare la loro correlazione geografica con il numero cumulativo di casi di COVID-19 per provincia; analizzare il clustering dei sintomi all’interno delle famiglie; stimare la loro sensibilità, il valore predittivo positivo (PPV) e il valore predittivo negativo (NPV) per la diagnosi di COVID-19 tra gli individui testati per SARS-CoV-2.
DISEGNO: studio trasversale annidato all’interno di una coorte di nascita.
SETTING E PARTECIPANTI: nell’aprile 2020, le madri partecipanti alla coorte NINFEA sono state invitate a completare un questionario anonimo online sui sintomi tipici del COVID-19 nei membri della propria famiglia.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: la prevalenza dei sintomi tipici del COVID-19 nella popolazione pediatrica e adulta, la loro correlazione geografica con il numero cumulativo di casi di COVID-19 per provincia, la sensibilità, il PPV e il NPV per la diagnosi di COVID-19 tra gli individui testati per SARS-CoV-2.
RISULTATI: lo studio ha coinvolto 6.133 adulti e 5.751 bambini, per un totale di 3.184 famiglie. Nel periodo marzo-aprile 2020, il 55,4% delle famiglie NINFEA aveva almeno un membro con almeno un sintomo tipico del COVID-19. È emersa una forte correlazione geografica tra l’incidenza cumulativa di COVID-19 nella popolazione e la prevalenza di dolori muscolari, stanchezza, febbre bassa e difficoltà respiratorie negli adulti (rho di Spearman ≥0,70). Avere almeno un membro della famiglia con diagnosi di COVID-19, rispetto all’assenza nel nucleo familiare di persone che hanno effettuato un test, è risultata associata negli adulti con un aumento del rapporto di prevalenza di quasi tutti i sintomi tipici del COVID-19, mentre nei bambini solo con febbre bassa (37-37.5 °C; rapporto di prevalenza 4,54; IC95% 2,20-9,40) e anosmia/disgeusia. Tra gli adulti con COVID-19, stanchezza, dolore muscolare e febbre avevano una sensibilità ≥70%. Negli individui testati per SARS-CoV-2, con una prevalenza di COVID-19 del 16,6%, difficoltà respiratorie e nausea/vomito hanno avuto i PPV più alti, con stime puntuali vicine al 60% e con NPV vicini al 90%.
CONCLUSIONI: la prevalenza geografica dei sintomi tipici del COVID-19 nella popolazione adulta potrebbe essere rilevante per l’identificazione di focolai epidemici futuri. I sintomi nei familiari di casi confermati di COVID-19 potrebbero aiutare a identificare la diffusione intrafamiliare del virus e la sua ulteriore propagazione nella comunità. In particolare, la febbre bassa è frequente nei bambini con almeno un membro della famiglia con COVID-19 e probabilmente indica un’infezione infantile.