Articoli scientifici
23/07/2012

Costruzione di un indice di deprivazione per misurare lo stato di salute in Liguria

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OBIETTIVO: costruire un indice di deprivazione regionale ligure (IDR) che descriva in modo differenziato le caratteristiche sanitarie di un territorio piuttosto omogeneo e discrimini la popolazione secondo gradienti di mortalità generale.
DISEGNO: sono state considerate tutte le variabili di popolazione e quelle relative alle caratteristiche delle abitazioni provenienti dal censimento 2001 a livello comunale e, per Genova e Savona, a livello di circoscrizione amministrativa, selezionando solo quelle significativamente correlate alla mortalità generale tramite correlazione di Pearson. Si sono usati per questo i rapporti standardizzati di mortalità generale (SMR per tutte le età e sessi combinati, standard popolazione Liguria 2001). Per costruire l’IDR e classificare le aree secondo un criterio di deprivazione SE crescente, si è usata una metodologia multivariata basata sull’analisi fattoriale delle variabili emerse dalla prima selezione e clusterizzazione tramite k-means delle aree. Si sono poi confrontati i risultati con gli SMR di mortalità generale stratificati per differenza di genere e gruppi di età (0-64 anni, 65 anni e oltre). L’IDR è stato, quindi, applicato a quattro gruppi di cause di morte principali (tutti i tumori e malattie cardiocircolatorie, respiratorie e dell’apparato digerente).
RISULTATI: sono stati identificati due fattori: uno economico-culturale e uno socio-familiare. Il primo raccoglie il livello educazionale e l’occupazione, il secondo stato civile, numerosità del nucleo familiare, caratteristiche dell’abitazione. La classificazione in cluster ha identificato cinque gruppi di aree (comunali/sub comunali), in base alla deprivazione da molto alta a molto bassa. Le aree più problematiche sono nell’entroterra o zone montuose oppure distanti da centri di cura e vie di comunicazione. L’associazione fra IDR e SMR di mortalità generale conferma la relazione fra deprivazione e mortalità secondo un trend lineare statisticamente significativo. Analoga relazione si osserva per la mortalità per malattie cardiovascolari e dell’apparato digerente, ma non per lemalattie respiratorie e il totale dei tumori.
CONCLUSIONI: l’IDR descrive l’andamento della mortalità in base a ricchezza materiale e disagio sociale. Ha una valenza non solamente di differenziazione economica, ma soprattutto di discriminazione rispetto alle potenzialità di supporto sociale e familiare per gestire le situazioni di malattia. L’esistenza di una relazione statisticamente significativa tra l’incremento dell’indice e della mortalità mostra come vi siano strati di cittadini liguri per i quali la scarsità di risorse familiari si traduce in difficoltà di accesso tempestivo e continuità nella diagnosi e nella cura. Si evidenziano così aree di potenziale intervento mirato da parte dei decisori locali, per ottimizzare l’offerta sanitaria e ridurre le disuguaglianze.

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