Climate change, human migration and health nexus: what do we know about public health implications on a global scale?
Obiettivi: indagare il nesso tra cambiamenti climatici, migrazione e salute sia a livello globale sia localmente, prendendo in considerazione l’Italia.
Disegno: revisione narrativa della letteratura.
Setting e partecipanti: analisi comprensiva, critica e oggettiva delle attuali conoscenze sull’argomento mediante la ricerca di database online.
Principali misure di outcome: evidenze in letteratura che esaminino problemi di salute associati a migrazioni nel contesto dei cambiamenti climatici.
Risultati: il cambiamento climatico antropogenico ha recentemente influenzato il profilo e la portata della mobilità umana, non solo quale motore della migrazione, ma anche interagendo e amplificando gli effetti degli altri determinanti della migrazione, compresi quelli di salute.
Nonostante la ricerca si sia concentrata distintamente sulla relazione tra cambiamento climatico e migrazione, nonché tra cambiamento climatico e salute, è stata prestata poca attenzione al nesso tra i tre aspetti. Le evidenze disponibili che provano a esplorare i vari aspetti di salute associati alla migrazione nel contesto del cambiamento climatico includono il cambiamento dei modelli di malattie croniche, malattie infettive e dei loro rischi, l’aumento dei casi di malnutrizione, traumi e infortuni, l’impatto sulla salute mentale. Ma non solo: anche l’inadeguatezza dell’accesso ai servizi sanitari, dovuta all’indebolimento e al sovraccarico degli stessi, gioca un ruolo importante. In un Paese come l’Italia, le minacce che sta ponendo il cambiamento climatico – seppur differendo in maniera importante da un’area all’altra – stanno già esacerbando le carenze infrastrutturali esistenti in tutto Paese, l’inquinamento industriale e la vulnerabilità idrogeologica e sismica del Paese. Inoltre, l’Italia è storicamente Paese di destinazione di diverse rotte migratorie; in questo scenario, è possibile che le conseguenze dei cambiamenti climatici nell’Africa subsahariana spingano un numero crescente di persone a raggiungere l’Europa, in particolare l’Italia.
Conclusioni: i cambiamenti climatici, le migrazioni umane e la salute dovrebbero essere considerati come un’unica questione, interconnessa e complessa. In tale ottica, il passaggio a “sistemi sanitari resilienti al clima” è un’utile misura precauzionale, in quanto mira a rafforzare molteplici aspetti dei sistemi sanitari nazionali e subnazionali, indipendentemente dalla misura in cui potrebbero verificarsi migrazioni legate al clima.