Appropriatezza del percorso clinico-assistenziale nel paziente pediatrico intossicato: una valutazione restrospettiva mediante Poisoning Severity Score
OBIETTIVI: valutare l’impatto clinico-assistenziale derivante dalla mancanza di un centro regionale per le intossicazioni pediatriche in Liguria e descrivere le caratteristiche cliniche e demografiche dei pazienti pediatrici che hanno avuto accesso al pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico “Giannina Gaslini” (Genova) per intossicazione o avvelenamento.
DISEGNO: studio retrospettivo di coorte.
SETTING E PARTECIPANTI: pazienti di entrambi i sessi con età <18 anni che abbiano fatto accesso al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico “Gaslini” dal gennaio 2017 al dicembre 2019 per intossicazione o avvelenamento.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: il Poisoning Severity Score (PSS) è uno scoring semplice e affidabile per descrivere le intossicazioni e definirne la gravità. L’obiettivo primario è stato di individuare la percentuale dei casi di intossicazione che, nel periodo di studio, hanno seguito un percorso clinico-assistenziale non coerente con il grado di gravità accertato attraverso l’applicazione retrospettiva del PSS. Sono stati raccolti anche i dati clinici e demografici, il codice colore assegnato al triage e le cause di intossicazione dei casi. Per riassumere i risultati, sono state utilizzate statistiche descrittive.
RISULTATI: nel periodo di studio, sono stati identificati 172 casi di intossicazione o avvelenamento; di questi, 28 non soddisfacevano i criteri di inclusione. L’analisi finale ha riguardato, quindi, 144 casi di intossicazione, di cui 70 femmine e 74 maschi, con età mediana di 3 anni. Il 60% dei casi studiati ha seguito un percorso di clinico-assistenziale coerente con la gravità dell’intossicazione accertata mediante PSS. Il codice colore assegnato al triage era verde nel 16% degli accessi, giallo nell’82% e rosso solo nel 2%. Del totale degli accessi, il 40% è stato attribuito a intossicazione da farmaci, di cui gli agenti maggiormente coinvolti erano analgesici e sedativi-ipnotici, il 30% a intossicazioni da monossido di carbonio e fumi, il 23% a intossicazione da alimenti/altre sostanze e il 7% da intossicazioni da alcol.
CONCLUSIONI: l’implementazione di un centro di riferimento per le intossicazioni pediatriche potrebbe potenzialmente incidere sul 40% gli accessi al pronto soccorso. Ulteriori analisi debbono essere condotte per chiarire se un servizio di telemedicina possa guidare la corretta gestione dei pazienti pediatrici intossicati, indirizzandoli, attraverso il sistema PSS, al monitoraggio domiciliare o all’immediata ospedalizzazione, quando necessaria.