Analisi e previsioni dell’epidemia da SARS-CoV-2 in Toscana
OBIETTIVI: a circa due mesi dalla fine del lockdown imposto per il contenimento dell’epidemia di SARS-CoV-2, si sono valutate le dinamiche del contagio nella Regione Toscana dall’inizio dell’emergenza a fine giugno attraverso un modello compartimentale, successivamente utilizzato per produrre semplici previsioni degli andamenti epidemici per i prossimi mesi.
DATI E METODI: è stato costruito un modello compartimentale di tipo SIRD, in cui il tasso di riproduzione dell’infezione, R0 è stato assunto variabile nel tempo, tramite una funzione costante a tratti. Fissati, per motivi di identificabilità alcuni parametri – la letalità e il tempo dal contagio alla risoluzione dell’infezione (morte o guarigione) – il modello è stato calibrato sulla serie dei decessi per malattia Covid-19 notificati nel periodo dal 09.03.2020 al 30.06.2020. L’incertezza attorno alle stime è stata quantificata attraverso un bootstrap parametrico. Il modello stimato è stato poi utilizzato per produrre proiezioni a medio-lungo termine delle dinamiche epidemiche.
RISULTATI: la data di inizio epidemia in Toscana è stata stimata al 21.02.2020. Il valore stimato di R0(t) è andato da un iniziale 7,78 (IC95% 7,55-7,89) a un valore molto vicino a 0 tra il 27 aprile e il 17 maggio. Infine, esso è risalito, fino a raggiungere un valore medio di 0,66 (0,32-0,88) tra il 18 maggio e il 30 giugno. In corrispondenza del picco epidemico, stimato all’inizio di aprile, gli infetti notificati circolanti in regione risultavano appena il 22% di quelli predetti dal SIRD. In accordo al modello, se a partire da ottobre R0 superasse, anche di poco, l’unità, l’onda del contagio potrebbe raggiungere nuovamente livelli preoccupanti entro la prossima primavera.
CONCLUSIONI: l’andamento stimato di R0 è suggestivo di un forte effetto delle politiche di contenimento sulla diffusione del virus in Toscana e di una minima ripresa del contagio potenzialmente attribuibile all’interruzione del lockdown. Le proiezioni a medio-lungo termine mostrano inequivocabilmente come il pericolo di una nuova ondata epidemica non sia scongiurato.