Articoli scientifici
30/12/2015

Abitudini alimentari e disuguaglianze sociali: l’esperienza della collaborazione EPIC-Italia

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OBIETTIVI: studiare come le abitudini alimentari siano diverse in relazione allo stato socioeconomico della popolazione.
DISEGNO: studio di coorte prospettico multicentrico condotto in un campione ampio di popolazione italiana.
SETTING E PARTECIPANTI: oltre 45.000 soggetti reclutati tra il 1993 e il 1998 in cinque centri (Torino, Varese, Firenze, Napoli e Ragusa). Le informazioni sulla dieta, sul livello di istruzione e sulle altre caratteristiche dei soggetti sono state raccolte mediante questionari standardizzati al momento dell’arruolamento.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: lo studio prevede di utilizzare come outcome le abitudini alimentari così come raccolte nello studio EPIC, suddivise per gruppi di alimenti e riassunte in un indice di adesione alla dieta mediterranea.
RISULTATI: sono emerse differenze importanti nelle abitudini alimentari e nella maggior parte degli stili di vita in base ai terzili di livello di istruzione. In generale, si evidenzia un’associazione positiva tra un livello di istruzione più elevato e uno stile alimentare considerato maggiormente sano (minori consumi di carne processata, pane e riso bianco, bibite analcoliche; maggiori consumi di frutta e verdura, yogurt, pesce, olio di oliva, tè).
CONCLUSIONI: si conferma anche per l’Italia la stretta relazione fra il livello di istruzione e le abitudini alimentari, seppure con peculiarità geografiche e di genere. Questi risultati permettono di annoverare la dieta tra i principali determinanti di uno stato di salute peggiore nella popolazione italiana più svantaggiata.

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