Articoli scientifici
08/10/2019

A Systematic Review of Case-Identification Algorithms Based on Italian Healthcare Administrative Databases for Three Relevant Diseases of the Cardiovascular System: Acute Myocardial Infarction, Ischemic Heart Disease, and Stroke

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INTRODUZIONE: l’infarto miocardico acuto (IMA), le cardiopatie ischemiche e l‘ictus sono patologie cardiovascolari gravi la cui gestione molto spesso richiede frequenti ospedalizzazioni, controlli medici periodici e un utilizzo cronico di farmaci. Pertanto, queste tre patologie hanno un notevole impatto sulla salute pubblica e la spesa sanitaria nazionale. A tal proposito, nell’ultimo decennio, i flussi di dati amministrativi (FAS) italiani, i quali registrano le prestazioni sanitarie rimborsate dal Sistema sanitario nazionale (SSN), sono stati crescentemente utilizzati per il monitoraggio di queste tre patologie cardiovascolari.

OBIETTIVI: individuare e descrivere i lavori pubblicati negli ultimi 10 anni che hanno utilizzato almeno un algoritmo per l’identificazione dei casi di IMA, cardiopatie ischemiche e ictus all’interno dei FAS italiani.

METODI: questo studio si inserisce all’interno di un progetto comprendente 16 revisioni sistematiche finalizzate alla valutazione dello stato dell’arte degli algoritmi per l’identificazione di 18 condizioni mediche nei FAS italiani. La revisione sistematica è stata condotta effettuando una ricerca su Pubmed di tutti gli articoli pubblicati dal 2007 al 2017 in lingua italiana e inglese, attraverso una stringa di ricerca che combina testo libero con termini MeSH, in parte comuni a tutte le patologie e in parte patologia-specifici. Ciascun articolo individuato è stato valutato da due ricercatori indipendenti e gli articoli pertinenti sono stati classificati secondo l’obiettivo di utilizzo dell’algoritmo d’identificazione descritto. Solo gli articoli in cui l'algoritmo era utilizzato per un obiettivo considerato primario (I stima di occorrenza; II identificazione di popolazioni/coorti; III identificazione della patologia come esito) sono stati considerati per l'estrazione e la descrizione di informazioni quali: FAS utilizzati (schede di dimissione ospedaliera – SDO, esenzioni ticket – ET, prescrizioni farmaceutiche – PF), i codici ICD versione 9 e 10, il sistema di classificazione ATC per i farmaci, i criteri di identificazione dei casi, il periodo di osservazione/follow-back e le fasce d’età considerate. Sono state inoltre estratte ulteriori informazioni su eventuali validazioni esterne e le relative misure di accuratezza riportate.

RISULTATI: la strategia di ricerca ha permesso l'identificazione di 611 articoli per l’IMA, 801 per le cardiopatie ischemiche e 791 per lo ictus. Di questi, 45, 12 e 31 articoli, rispettivamente per IMA, cardiopatie ischemiche e ictus, sono stati considerati pertinenti per essere inclusi nella revisione sistematica. La maggior parte dei lavori è stata pubblicata tra il 2014 e il 2017 ed è stata svolta in un contesto regionale per IMA e ictus, nazionale per le cardiopatie ischemiche. La lettura dei full-text ha portato a individuare 17, 5 e 28 algoritmi originali per IMA, cardiopatie ischemiche e ictus, rispettivamente. Inoltre, sono stati identificati 3 algoritmi originali per l'infarto STEMI (con sopraslivellamento del tratto ST), 3 per l'infarto NSTEMI (senza sopraslivellamento del tratto ST), 8 per lo ictus ischemico e infine 3 per l’ictus emorragico. Il flusso SDO è stato utilizzato in tutti gli algoritmi, i registri ET, PF e di mortalità solamente in pochi algoritmi e sempre come criterio di inclusione aggiuntivo alla SDO. Gli algoritmi differivano l’uno dall’altro per almeno un codice. La validazione dell’algoritmo è stata eseguita solamente in un articolo riguardante l’IMA e uno riguardante l’ictus.

CONCLUSIONI: i risultati di questa revisione sistematica hanno evidenziato una notevole eterogeneità nelle fonti amministrative e nei codici utilizzati per l’identificazione di IMA, cardiopatie ischemiche e ictus. Ciò è probabilmente dovuto alla mancanza di studi di validazione. È stato, inoltre, osservato che fonti amministrative diverse dalla SDO utili all’identificazione delle tre patologie oggetto di questa revisione rimangono ancora poco utilizzate.

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