Prendendo spunto dal confronto tra la copertura giornalistica dei massacri a Bucha, Ucraina e a Moura, Mali, l’articolo esamina i doppi standards nell'attenzione dei media e nella fornitura di aiuti umanitari. Alcune crisi attirano l'attenzione dei media, dei governi donatori, delle organizzazioni e del pubblico, mentre altre vengono presto dimenticate. L'effetto "CNN" e le priorità geopolitiche dei donatori guidano lo stanziamento degli aiuti, più che il numero di persone in conflitti o i livelli di mortalità: il principio umanitario di imparzialità è diventato, probabilmente, irrilevante. Gli aiuti umanitari sono aumentati negli ultimi anni, ma non sono riusciti a tenere il passo con i crescenti bisogni umanitari: gli aiuti per l'Ucraina sono stati stanziati a spese del sostegno ad altre crisi. L'articolo passa poi in rassegna le difficoltà e i limiti della stima dell'eccesso di mortalità nei conflitti, uno dei criteri per giudicare la gravità delle crisi umanitarie e stanziare gli aiuti. L'articolo conclude con l’appello ai donatori e agli umanitari affinché affrontino in modo più equo la difficile situazione dei civili che soffrono nei conflitti, in Ucraina e anche in altre parti del mondo.