INTRODUZIONE: la prevalenza di malnutrizione tra i pazienti ospedalizzati varia da 19,8% a 50%; in Europa come in Italia si stima che il 31% dei degenti siano malnutriti o a elevato rischio nutrizionale. Benché la conduzione dello screening nutrizionale sia essenziale per l’identificazione dei problemi del paziente legati alla nutrizione, questa pratica è largamente sottoutilizzata sia al momento del ricovero del paziente sia durante la degenza.
OBIETTIVI: identificare i fattori associati all’effettuazione dello screening nutrizionale in corso di ricovero e descrivere la distribuzione dell’indice di massa corporea (IMC) tra i pazienti degenti in strutture ospedaliere per acuti del Friuli Venezia Giulia (FVG).
DISEGNO: studio di prevalenza puntuale.
SETTING E PARTECIPANTI: lo studio è stato condotto in 18 strutture sanitarie del FVG. I dati sono stati raccolti tra il 2 e il 30 ottobre 2017 da 58 professionisti formati ad hoc.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: dati quali presenza di peso e altezza nella documentazione clinica, nutrizione parenterale ed enterale in corso, sono stati raccolti per un totale di 2.553 pazienti.
RISULTATI: dai dati presenti nelle cartelle cliniche, è stato possibile ricostruire l’IMC per 77,2% dei pazienti presi in considerazione. Predittori negativi della conduzione dello screening dell’IMC sono: degenza in ospedale spoke (p<0,0001), età maggiore di 65 anni (p=0,005), punteggio McCabe “fatale” (p<0,0001) e “rapidamente fatale” (p<0,0001), chirurgia mini-invasiva durante il ricovero (p=0,02); la chirurgia maggiore durante il ricovero, invece, costituisce un fattore predittivo positivo per la conduzione dello screening. Rispettivamente, per il 4,0% e il 3,6% dei pazienti era in corso nutrizione parenterale ed enterale, con differenze significative in funzione del reparto di degenza e del punteggio McCabe (p<0,0001).
CONCLUSIONI: generalmente, l’IMC viene valutato durante il ricovero, ma con differenze significative nelle diverse categorie dei pazienti che meritano un approfondimento.