Fare dei conti esatti su quali siano i rischi di contagiarsi con il virus Sars-CoV-2 è oggi molto difficile se non impossibile, ma forse è possibile fare, come si diceva, i conti della "serva". Intendiamoci: oggi la "serva" non c'è più e se ci fosse forse farebbe i conti meglio del suo padrone, ma l'espressione vale come quella simile di "fare i conti un po' alla Carlona", dove Carlona, si dice, sta per Carlo Magno che sembra fosse un po' grossolano nelle sue attività, però è anche considerato "Magno" ed è stato Imperatore del Sacro Romano Impero, quindi tanto male non doveva essere!

Innanzitutto non facciamo i conti precisi all'unità, facciamoli in Decine di Migliaia che indicheremo con DdM; così il totale degli italiani lo indichiamo con 5.926 DdM e potremmo ragionare come se si trattasse di un piccolo comune, ad esempio Briosco in Brianza che risulta avere 5966 abitanti al censimento 2011. Di questi abitanti 626 DdM sono sotto i dodici anni e quindi non ancora ad oggi vaccinabili; i vaccinabili sono quindi 5300 DdM, ma che hanno completato il ciclo vaccinale sono l'85% per cui possiamo considerare che non abbiano completato o neppure iniziato il ciclo vaccinale in 800 DdM.

Quanti potrebbero essere allora i suscettibili ad essere contagiati? Se l'efficacia del vaccino va dal 90% poco dopo l'inoculazione ed al 50% dopo sei mesi, possiamo pensare che in media i vaccinati abbiano un'efficacia del vaccino al contagio del 70% (forse anche di più se considera anche la terza dose booster e comunque enormemente di più se ci si riferisce all'efficacia nel prevenire una malattia severa), e quindi Il 70% dei 4500 DdM sono 3.150 DdM vaccinati che possono considerarsi immuni e 1.350 DdM suscettibili al contagio nonostante vaccinati, Il totale dei suscettibili di 12 anni e più sono allora 2.150 DdM di cui il 37% non vaccinati ed il 63% vaccinati.

Se la probabilità di contagiarsi è uguale per le due quote di suscettibili, possiamo considerare che tra i 25 DdM che attualmente sono prevalenti positivi secondo i dati della Protezione Civile, ci siano 16 DdM vaccinati e 9 DdM non vaccinati in proporzione simile ai suscettibili.

Inoltre, se l'incidenza settimanale media italiana fosse come ora di 11 DdM, si contagerebbero in una settimana 4 DdM non vaccinati e 7 DdM vaccinati, proporzionalmente ai suscettibili. Quindi in una settimana si diagnosticherebbe come contagiato un non vaccinato su 200 non vaccinati (800/4) e un vaccinato su 643 vaccinati (4500/7) o un vaccinato su 193 vaccinati suscettibili, e costoro, in quanto diagnosticati nella loro positività, sarebbero isolati o a domicilio o in ospedale e quindi non dovrebbero essere fonte ulteriore di contagio, anche se potrebbero esserlo stati prima di esser stati diagnosticati.

Se poi, come si è stimato, corrisponde alla realtà che ci sono altrettanti positivi asintomatici inconsapevoli di esserlo quanti quelli diagnosticati, e che ciò è uguale sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati, allora si potrebbe ritenere che la prevalenza di positivi inconsapevoli, pari a 25 DdM possa essere di 16 DdM nei vaccinati e di 9 DdM non vaccinati. Quindi sugli 800 DdM non vaccinati ci sarebbe un positivo inconsapevole ogni circa 89 non vaccinati (800/9), e tra i 1.350 DdM vaccinati suscettibili un positivo ogni 84 (1.350/16), e quindi tra tutti i vaccinati un positivo ogni 281 (4.500/16).

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Permettete questa simulazione: se entrassero in uno stadio diecimila vaccinati con Green Pass ovvero diecimila non vaccinati con o senza tampone negativo il rischio di contagio sarebbe molto diverso. Infatti, tra i vaccinati 36 sarebbero positivi (10.000/281) e potrebbero contagiare gli altri, ma dei diecimila solo duemila sono suscettibili e i possibili contatti a rischio di contagio sarebbero quindi 36 x 2.000 = 72.000. Se invece entrassero diecimila non vaccinati con un tampone negativo, che si considera abbia una sensibilità al 70%, dei 112 positivi (10.000/89) 34 non sarebbero stati identificati dal test antigenico (112 x 0,3) e quindi i possibili contatti a rischio sarebbero 34 x 10.000 = 340.000 circa 5 volte quelli tra i vaccinati. Diversamente se entrassero diecimila non vaccinati senza tampone i possibili contatti a rischio sarebbero 112 x 10.000 = 1.120.000 cioè sedici volte tanto i possibili contatti tra vaccinati.

Se infine entrassero 10.000 spettatori senza controlli, mediamente entrerebbero 1.500 non vaccinati e 8.500 vaccinati. I positivi inconsapevoli sarebbero 17 (1.500/89) tra i non vaccinati e 30 (8.500/281) tra i vaccinati, quindi 47 in tutto, mentre i suscettibili sarebbero 1500 non vaccinati più 2.550 vaccinati, cioè 4050, il 30%. Quindi i possibili contatti a rischio sarebbero 47 x 4050 = 190.350.

Con il Green Pass invece i positivi non vaccinati sarebbero solo il 30% dei positivi non vaccinati, cioè i falsi negativi al test antigenico con il quale hanno ottenuto il Green Pass, quindi circa 5, per cui i positivi inconsapevoli sarebbero 35 (30 vaccinati e 5 non vaccinati) e i possibili contatti a rischio 35 x 4050 = 141.750, 48.600 in meno, cioè il 26% in meno (48.600/ 190.350). Con il super Green Pass accederebbero solo i vaccinati e quindi, come si è visto, ci sarebbero 72.000 contatti a rischio e quindi 118.350 (190.350-72.000) possibili contatti a rischio in meno, cioè il 62% (118.350/190.350).

Ciò significa che il guadagno del Green Pass Base sul rischio globale di contagio è di circa un quarto e quello del Super Green Pass è addirittura maggiore della metà. Ma soprattutto significa che anche con un Green Pass, base o super, non ci può mai essere rischio zero di non diventare portatore di contagio e quindi occorre che tutti mantengano attive tutte le forme conosciute di precauzione. Molto differente invece la probabilità di venir contagiati che nei non vaccinati è da 3 a 5 volte maggiore di quella dei vaccinati a seconda di come si fa la stima e se si considera o meno l'estensione della terza dose. Molto maggiore oltretutto è poi la probabilità dei contagiati non vaccinati di contrarre una malattia severa come esito del contagio e questo è il motivo ancora più serio per farsi vaccinare, anche a Briosco!

In conclusione è allora innanzitutto importante che aumentino i vaccinati e che aumentino i vaccinati con la terza dose in modo da riportare sopra al 90% l'efficacia al contagio per tutti i vaccinati, e poi è anche necessario che si applichi ovunque correttamente l'obbligo di Green Pass che abbassa di un terzo l'attuale rischio dei contagi laddove lo si rispetta. In ogni caso, a livello personale, mascherina, igiene, distanziamento sono misure che non devono assolutamente essere abbandonate, pur, come si dice, "cum grano salis". Non c'è la panacea per risolvere la pandemia; dobbiamo usare tutte le opportunità che ci sono state date e più riusciremo a ridurre i contagi, più riusciremo anche a ridurre gli accessi in ospedale ed i decessi.

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