Il 22 e 23 novembre 2022 si è svolto a Milano il convegno autunnale dell’Associazione italiana di epidemiologia organizzato dal gruppo AIE giovani, dal titolo “L’epidemiologia che guarda avanti”. L’incontro è stato l’occasione per riflettere sui molti temi sfidanti che accompagnano gli epidemiologi  e le epidemiologhe oggi.
Spinti dal desiderio di adottare un approccio partecipato e di dare voce a una ricerca che parta dal contributo dei singoli e si sviluppi grazie al coinvolgimento della comunità intera, siamo partiti da uno dei patrimoni dell’AIE: i gruppi di lavoro (GdL). Si tratta di gruppi di persone accomunate da tematiche specifiche di lavoro in ambito epidemiologico, promossi dall’AIE con l’obiettivo di creare occasioni di incontro e sinergia, offrire sostegno e fare da cassa di risonanza per le attività e le buone pratiche sviluppate. 
Negli anni si sono formati gruppi temporanei, che lavorano su un obiettivo specifico (per esempio la stesura di un position paper) e che verosimilmente smettono di esistere con il raggiungimento dell’obiettivo; e gruppi permanenti, che affrontano una tematica specifica e che hanno lo scopo di mettere in contatto i ricercatori/trici italiani esperti su quel determinato argomento per lavorare insieme su obiettivi identificati di volta in volta. Tutti i gruppi nominano un/una responsabile, e viene identificato nel direttivo AIE un/una referente che fornisce supporto operativo e scientifico.

Prima parte

Nel corso del convegno autunnale 2022, il primo obiettivo è stato di descrivere le principali sfide che epidemiologi ed epidemiologhe incontrano nella loro quotidianità lavorativa. Perciò, a ciascuno dei GdL attualmente attivi è stato chiesto di mettere a disposizione della comunità una sintesi delle sfide che sta affrontando e di quelle che dovrà affrontare in futuro, condividendo il sapere raccolto dalle collaborazioni tra esperti. A partire da questi presupposti, ciascun gruppo ha fornito il proprio contributo presentando alcuni lavori in corso o appena conclusi, proiettando così la comunità epidemiologica verso le potenzialità concrete che le stesse sfide aprono, con un approccio radicalmente costruttivo. 

Farmacoepidemiologia

Coordinamento: Ursula Kirchmayer, Francesco Barone-Adesi
Il gruppo nasce dall’interesse sul tema dei farmaci e si occupa di organizzare workshop e seminari tematici, lavorare a proposte per sessioni plenarie dei convegni AIE, e sviluppare attività inter-societarie con la Società italiana di farmacologia, quali partecipazione reciproca a eventi e lavori tematici dedicati, tavoli tecnici, confronto su temi emergenti. Oggi il gruppo risulta composto da 34 membri (di cui 2 non appartenenti all’Associazione), con un’attività di 4-6 incontri virtuali all’anno.
Riferimenti: aie.farmacoepi@gmail.com

One health – epidemiologia veterinaria

Coordinamento: Giuseppe Ru
Il gruppo di lavoro si concentra su temi quali la sanità animale, la sicurezza alimentare, l’antibiotico-resistenza, il rischio zoonosico, le problematiche del benessere animale, le interazioni ambiente-salute. I/Le partecipanti si occupano di attività di formazione e aggiornamento, scrittura di position paper, sviluppo di progetti di ricerca e creazione di relazioni tra società scientifiche.
Il gruppo è composto da dodici persone, principalmente con formazione di veterinaria e biostatistica, che si incontrano online in media una decina di volte l’anno. Proprio in ottica one health, attualmente sono state avviate iniziative per allargare la composizione del gruppo ad altre professionalità.
Riferimenti: aie.onehealth@gmail.com

Salute delle popolazioni immigrate, migranti, richiedenti asilo e rifugiate

Coordinamento: Fulvio Ricceri, Cristina Canova
Il gruppo di lavoro è composto da tre sottogruppi, che si occupano rispettivamente di percorsi migratori, di persone immigrate di recente arrivo, di persone immigrate stabilmente residenti, indicatori di integrazione. Ne fanno parte circa 50 partecipanti e vengono organizzati 3 incontri l’anno. Il GdL organizza workshop e seminari satellite nell’ambito dei congressi AIE.
Riferimenti: gdlaieimmigrati@ubep.unipd.it

Salute della donna e dei primi 1.000 giorni

Coordinamento: Francesca Zambri
Il gruppo di lavoro, composto da ricercatori e ricercatrici coinvolti nella ricerca epidemiologica e nella promozione della salute della donna e nei primi 1.000 giorni di vita, ha come principale obiettivo il confronto tra le diverse esperienze clinico-epidemiologiche che consenta lo sviluppo di strumenti utili alla ricerca, alla valutazione e al monitoraggio dei principali esiti materno-neonatali.
Le tematiche di maggiore interesse riguardano: la promozione della qualità dei flussi di dati e delle fonti informative per il miglioramento della qualità delle cure materne e neonatali; la valutazione dell’appropriatezza dei percorsi clinico-assistenziali e dell’applicazione delle buone pratiche; lo studio dei determinanti e dei fattori di rischio della salute materno-infantile; la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento.
Riferimenti: aiesaldonnae1000giorni@gmail.com

Salute di genere

Coordinamento: Eliana Ferroni, Cristina Mangia
Il gruppo di lavoro si occupa di sollecitare l’attenzione alle questioni di sesso e genere all’interno dell’AIE e di approfondire temi riguardanti la dimensione di genere in epidemiologia e nella prevenzione. Il gruppo presenta 4 sottogruppi: epidemiologia occupazionale e ambientale; prevenzione; vaccini; disuguaglianze. Al gruppo partecipano circa 50 persone con competenze multiprofessionali. Gli incontri si svolgono con una cadenza trimestrale. In questi ultimi 2 anni, sono stati organizzati 2 webinar e 1 simposio. Il gruppo gestisce una rubrica su E&P.
Riferimenti: aie.salutedigenere@gmail.com

AIE pace

Coordinamento: Pirous Fateh-Moghadam
L’obiettivo principale del gruppo è di fornire elementi e informazioni atti a rafforzare la consapevolezza circa le ricadute di conflitti e investimenti militari, per una valutazione critica e informata delle scelte in materia militare e di difesa. In particolare, il principale ambito di lavoro che il gruppo ha deciso di affrontare negli ultimi mesi è il disarmo nucleare.
Per partecipare alla mailing list del gruppo (per condivisione informazioni e articoli) scrivere a: luisa.mondo@epi.piemonte.it e anna.gigli@irpps.cnr.it (sempre contemporaneamente a entrambe), che amministrano la lista.

Epidemiologia ambientale

Coordinamento: Andrea Ranzi, Matteo Renzi
Il gruppo di lavoro si concentra sulle tematiche dell’epidemiologia ambientale, in particolare sugli effetti sulla salute del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. È nato negli scorsi mesi, ha di recente organizzato il primo incontro e sta lavorando alla preparazione di un ciclo di lezioni volte a fornire nozioni sui concetti principali dell’epidemiologia ambientale.
Riferimenti: aie.epiamb@gmail.com

COVID-19

Il gruppo è articolato in sottogruppi:

  • COVID-19 Contact Tracing (coord. Stefania Salmaso);
  • Studi regionali collaborativi sulla mortalità per COVID-19 (coord. Paola Michelozzi, Federica Asta, Nicolás Zengarini);
  • Studi regionali collaborativi sui fattori di rischio e sugli esiti (coord. Marina Davoli, Mirko Di Martino);
  • Studi caso-controllo sulle circostanze di esposizione (coord. Milena Maule, Lorenzo Richiardi);
  • Sorveglianza regionale dell’incidenza per età e impatto delle misure (coord. Carla Ancona, Serena Broccoli);
  • Monitoraggio e Analisi dei Dati della Epidemia-MADE (coord. Cesare Cislaghi, Manuele Falcone, Maria Teresa Giraudo);
  • Scuola&Covid (coord. Antonella Bena, Michele Marra);
  • COVID-19 e ricerca clinico-epidemiologica (coord. Giovannino Ciccone, Marina Davoli).

Seconda parte

La consapevolezza che le sfide necessitino di risposte interdisciplinari ci ha portati a chiedere a ciascun GdL di indicare potenziali sfide o tematiche comuni con altri GdL (figura 1). Durante la sessione conclusiva del Convegno, Giovenale Moirano (Università di Torino) ha sintetizzato quanto emerso e fornito spunti di riflessione come trampolino con cui rilanciare le progettualità future dell’AIE.

att-aie_figura1.png

Ciò che ci suggerisce lo schema da lui riportato sulle possibili modalità di lavoro tra gruppi (figura 2) è il passaggio dalla logica a silos ad altri livelli di interpretazione dei fenomeni, come l’approccio multidisciplinare, di natura additiva, e interdisciplinare, di natura sinergica per permettere di utilizzare le conoscenze condivise. 

 

att-aie_figura2.png

Riferendoci a quanto riportato da ciascun GdL, in figura 3 è rappresentata, con un approccio di analisi delle reti, la sintesi delle connessioni esistenti e potenziali (la dimensione dei vertici è proporzionale al numero totale di connessioni che partono o arrivano da ciascun GdL). I GdL hanno interpretato la richiesta e indicato queste connessioni in maniera indipendente, riportando collaborazioni in atto o potenziali, con titoli ampi o riferiti a un argomento specifico.

att-aie_figura3.png

Ne risulta un quadro ricco di collegamenti. La sola presenza di interconnessioni tra gruppi permette di affermare che la comunità epidemiologica si sta avviando al superamento di una logica a silos. Tuttavia, emergono anche elementi su cui vale la pena di riflettere per acquisire consapevolezza sui meccanismi in atto tra gruppi. In particolare, 1. non tutti i gruppi sono collegati tra loro, seppur ci siano temi trasversali che potrebbero connetterli (per esempio, le conseguenze di salute del cambiamento climatico o della transizione sociodemografica per la popolazione migrante); 2. alcune frecce del grafico appaiono monodirezionali, in quanto si tratta di collaborazioni riportate da uno solo dei due GdL interessati.
Questi due elementi ci portano a non escludere né la presenza di temi che vengono affrontati attualmente in modo indipendente da diversi GdL né la possibilità che diverse collaborazioni siano in fase embrionale, senza un definito impegno reciproco e una meta comune.
D’altra parte, la figura 3 valorizza la presenza di interlocutori esterni (“Esterno”), che per diversi GdL rappresentano un’importante fonte di scambio scientifico. Si tratta di società scientifiche, enti istituzionali o soggetti esterni vicini al mondo dell’epidemiologia.

Proposte

Queste osservazioni ci portano a formulare alcune proposte, affinché gli scambi attivati finora continuino ad arricchirsi e a generare valore. Una parola ci sembra racchiuda le nostre proposte: confronto.
Il primo confronto è quello reso per la prima volta possibile dalla mappatura riportata in figura 3. Questa fotografia permette ai GdL di essere consapevoli delle interconnessioni presenti e di quelle mancanti, nonché di impostare un piano di lavoro per agire di conseguenza.
Internamente all’AIE, l’organizzazione con cadenza regolare di occasioni di scambio tra GdL potrebbe spronare a un’altrettanto regolare abitudine al confronto reciproco. In questa direzione, il direttivo AIE ha già provveduto a inserire nel programma del prossimo Convegno simposi co-gestiti da GdL in cui fare il punto su cosa si sta facendo in fronti comuni. Crediamo che l’identificazione di persone responsabili di questa progettualità, come un/una referente per ogni GdL che si occupi dei contatti con gli altri GdL, potrebbe facilitare lo sviluppo di progetti condivisi, attraverso la scrittura di position paper congiunti, momenti di riflessione su tematiche trasversali e progettazione di studi scientifici finalizzati alla pubblicazione di articoli scientifici coautorati. 
Quanto prodotto dalle collaborazioni tra GdL può arrivare, inoltre, a essere presentato anche a un pubblico più ampio, a partire dalle altre categorie professionali del mondo sanitario. Ne può essere un esempio di riferimento il webinar organizzato da E&P sul tema della pace (“L’epidemiologia di fronte alla possibilità di un conflitto nucleare. Cose da sapere e da fare”). Certamente, la divulgazione all’esterno richiede la ricerca di canali, stili e strumenti appropriati e adattati al pubblico a cui ci si intende rivolgere, identificabili anche attraverso l’appoggio di esperti  ed esperte di comunicazione.
Alla base di queste proposte vi è, come sempre, una solida fiducia nella partecipazione dei soci e delle socie alla vita dell’AIE e, più specificatamente, alla vita dei GdL. Al fine di agevolare questa partecipazione, suggeriamo al direttivo AIE di inserire i riferimenti ai GdL all’interno del modulo di iscrizione all’Associazione, di modo che ogni nuovo iscritto e nuova iscritta possa ricercare il GdL a sé più prossimo per interesse e/o attività lavorativa e possa valutare la possibilità di farne parte. D’altro canto, per rinnovare l’entusiasmo di tutti i soci e socie che già si sono resi disponibili a lavorare nei GdL, una modalità quasi strutturata di raccoglimento dei loro feedback permetterebbe al direttivo AIE di rilevare punti di forza e di difficoltà di ciascun GdL.
Riconoscenti dell’importante contributo fornito dai GdL al convegno, noi di AIE giovani ringraziamo ciascuno della propria partecipazione e invitiamo a scriverci per commenti.
Ci auguriamo che, così come accaduto per noi, anche per ogni persona che abbia partecipato al Convegno e/o abbia letto questa sintesi, l’interscambio di conoscenze promosso e narrato possa aiutare ad affrontare la propria quotidianità lavorativa forte dell’appartenenza alla comunità epidemiologica, una comunità che continua ad andare avanti attraverso il contributo di ciascun partecipante.

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

       Visite