E&P 2014, 38 (3-4) maggio-agosto

Lavoro e lavoratori nell’arte figurativa italiana

Franco Carnevale

«Sono nato povero e ho dovuto interrompere gli studi a diciotto anni, perché le quaranta lire che costituivano il mio primo guadagno mensile servivano molto in casa. Ho lavorato e lavoro con tenacia, con amore, con frenesia, ed è appunto per riconoscenza verso il lavoro, che è sempre stata la mia ragione di vita, che ho invitato alcuni pittori italiani a trattare questo argomento nel loro linguaggio. Il tema è, secondo il mio parere, fra i più elevati». Così Giuseppe Verzocchi, imprenditore italiano di inizio Novecento, racconta come &eg…Continua su epiprev.it