Nelle ultime settimane molti lettori di E&P hanno vissuto con sgomento l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e il susseguirsi dei suoi ordini esecutivi: dalle azioni brutali sui migranti alla negazione dei diritti di genere, dal ritiro dall’OMS al blocco delle attività di ricerca e assistenza delle istituzioni sanitarie degli Stati Uniti e di USAID. Alla lunga lista di ordini si sommano le affermazioni sconsiderate, come la proposta di espellere i palestinesi dalla loro terra per creare la “riviera di Gaza”, che un mondo civile non può accettare. Rabbia, preoccupazione, sconcerto: siamo tutti spettatori e vittime di una strategia orchestrata con precisione, quella che il New York Times ha definito «flood the zone strategy»: un flusso incessante di iniziative per disorientare e destabilizzare l’opposizione nei primi giorni della nuova amministrazione.