Ancora una volta E&P si esprime per la pace: gli operatori sanitari e tutti coloro che si occupano di sanità pubblica non possono che essere, in maniera incondizionata, per la pace. La pace non offre mediazioni o scappatoie, si mantiene evitando i conflitti prima che questi scoppino, si persegue con la diplomazia e il cessate il fuoco quando i conflitti ci sono. La guerra causa morte e sofferenze, esattamente l’opposto delle aspirazioni di chiunque si prodighi per prevenire le malattie e alleviare le sofferenze dei malati. Bene fa l’Associazione italiana di epidemiologia a ricordare i nostri compiti e a cercare alleanze con altre società scientifiche in campo biomedico. E&P aderisce e fa propria questa iniziativa che contempla sia la richiesta immediata di deporre le armi sia l'avvio di un impegno a lungo termine per la sensibilizzazione degli operatori sanitari verso la prevenzione dei conflitti – come si fa per tutte le altre emergenze sanitarie evitabili – contro il riarmo dell'Europa e lo spirito bellicista che dopo l'illegale aggressione dell'Ucraina da parte della Russia dilaga nel continente.