L’intervento di Antonio Federici pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione (Epidemiol Prev 2012;(3-4):148-50) offre molti spunti di riflessione ai lettori, una platea fatta di epidemiologi e operatori di sanità pubblica, spesso impegnati nella zona grigia fra la produzione di evidenze e l’implementazione di programmi di prevenzione, che in alcuni casi vestono anche i panni di decisori. Fra i tanti punti sollevati da Federici, vorrei soffermarmi su tre questioni di valenza generale: